Assunzioni da GPS, Idonei al Concorso Ordinario 2020 e STEM 2022: misura irrispettosa verso chi ha affrontato negli anni concorsi pubblici seri e realmente selettivi

Assunzioni da GPS, Idonei al Concorso Ordinario 2020 e STEM 2022: misura irrispettosa verso chi ha affrontato negli anni concorsi pubblici seri e realmente selettivi

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Gli Idonei del Concorso Ordinario 2020 e STEM 2022 – Gentile redazione, vi scriviamo in rappresentanza degli Idonei al Concorso Ordinario 2020 e STEM 2022, in relazione all’articolo “Assunzioni in ruolo docenti 2023 anche da GPS? Sì, ma i punteggi devono essere controllati prima delle nomine” da voi pubblicato in data 12 febbraio 2023.

Vorremmo cogliere l’occasione per segnalare alcuni punti dell’articolo non propriamente corrispondenti ai fatti, o comunque non del tutto corrispondenti al sentire comune di una larga fetta di docenti, di cui noi Idonei all’Ordinario 2020 e STEM 2022 facciamo parte.

Nell’articolo affermate che “l’assunzione da GPS piace ai docenti precari”, poiché avverrebbe “nella provincia scelta dall’aspirante e che quindi verosimilmente coniuga sia aspettative lavorative che individuali.” Questo è in parte corretto, ma non del tutto: ci si deve chiedere, di preciso, a quali precari piaccia questa ipotesi. È troppo frettoloso far passare l’idea che vi sia un consenso così ampio su questa riforma, come testimoniano le proteste di questi giorni presso la sede ministeriale e le animate discussioni tra docenti scaturite dalle ultime notizie. Ci sono attori in gioco che non la condividono, e gli idonei al Concorso Ordinario, migliaia di insegnanti che hanno appena sostenuto o stanno ancora sostenendo prove altamente selettive, sono tra essi.

Non deve passare il discorso della pacificazione. La verità è che si sta assistendo all’ennesima ingiustizia “all’italiana” e la si vuole far passare a tutti i costi per una geniale riforma attesa da decenni. Lo Stato è insolvente verso i propri dipendenti e verso le leggi europee, non avendo mai assunto i docenti dopo 3 anni di servizio e andando ad alimentare il fenomeno del precariato all’inverosimile. Ma è anche vero che, per legge, al pubblico impiego si accede tramite concorso. Per questi motivi, si sta ora cercando di mettere un cerotto su una voragine, approfittando dell’arrivo dei fondi del PNRR, ma impiegandoli in maniera sconclusionata. Questa riforma sarebbe uno schiaffo in piena faccia per tutti coloro i quali si sono iscritti a un concorso nel 2020, hanno atteso anni e sopportato infiniti cambi di rotta per poterlo sostenere, si sono visti decimare tramite prove scritte, orali e pratiche complessissime, per ritrovarsi infine con un pugno di mosche. Docenti abilitati, inseriti in graduatorie recentissime – spesso ancora in fase di pubblicazione – e selezionati proprio in base a quelle conoscenze e competenze richieste dall’Europa. Docenti validissimi e del tutto snobbati da un Governo che preferisce rimestare la carte in gioco, decidendo che no, tutte le prove superate non sono abbastanza, e se pure qualcuno di loro sarà destinatario di un posto tramite il nuovo reclutamento, andrà testato nuovamente, allo scritto e all’orale.

Pure mettendo da parte per un attimo la scomodissima posizione degli idonei al concorso ordinario 2020, resta da principio controintuitivo pensare di assumere pubblici ufficiali tramite una selezione che avvenga dopo la stipula di un contratto, e non prima. La scrematura, ovunque, viene fatta in prima battuta e con criteri che tengano sempre presente la competenza dei candidati: non si è mai proceduto in base a punteggi maturati perché un anno si è avuta la fortuna di ottenere un incarico più lungo rispetto a un collega, o magari si dispone di tempo e risorse da dedicare all’ottenimento di titoli aggiuntivi, che non tutti hanno.

È assurdo pensare di raccogliere candidati in base al punteggio in GPS, investirvi un anno, e solo alla fine testarli per vedere se forse, magari, sono abbastanza competenti. Questo, naturalmente, se non si concepisce tale percorso come una maxi sanatoria in cui la prova finale altro non è che una formalità. E a questo punto la misura sarebbe doppiamente irrispettosa, non solo verso gli Idonei al Concorso Ordinario 2020 e STEM 2022, ma anche verso tutti coloro i quali hanno affrontato negli anni concorsi pubblici seri e realmente selettivi.

Assunzioni in ruolo docenti 2023 anche da GPS? Sì, ma i punteggi devono essere controllati prima delle nomine

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