Aste: 2,2 milioni per Yakoi Kusama, lartista giapponese in mostra (gratis) a Milano

Aste: 2,2 milioni per Yakoi Kusama, lartista giapponese in mostra (gratis) a Milano

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beni rifugio

di Paolo Manazza e Luca Zuccala31 gen 2023

Aste: 2,2 milioni per Yakoi Kusama, l’artista giapponese in mostra (gratis) a Milano

Archiviato il gennaio degli Old Masters nella Grande Mela, la palla torna al Vecchio continente. Dove sono in arrivo le prime grandi fiere d’arte della stagione, ovvero Brafa a Bruxelles (29 gennaio-5 febbraio) e ArteFiera a Bologna (3-5 febbraio).
Dal Belgio ci eravamo lasciati con un’inedita edizione estiva post-Covid. Ora, si torna in inverno, ai fasti di sempre, spaziando tra 5 mila anni di storia con una proposta estremamente variegata, dall’archeologia ai fumetti d’autore, dalle pendulerie stile Impero agli arazzi cinquecenteschi. Un ritorno utile a sperimentare anche la nuova sede di Brussels Expo. qui che sono arrivati 130 espositori da tutto il mondo, di cui 10 italiani. Tra questi Ars Antiqua, che presenta una veduta di Venezia di Canaletto e una tempera su tavola di Andrea Lippo (80 mila euro), Cavagnis Lacerenza Fine Art e Robertaebasta. Quest’ultima veterana della fiera, che propone un camino in marmo di Gio Ponti (95 mila euro). Non mancano Cortesi Gallery e la galleria Dalton Somar, unica italiana a presentare una selezione di opere africane, tra le pi apprezzate dal mercato belga. Tra i pezzi proposti, una Maschera Miku Dj attribuita ai popoli Punu del Gabon (85 mila). Arte orafa rappresentata da Gioielleria Nardi e Barbara Bassi. Chiale Fine Art unisce arte del XVIII secolo e contemporaneo; di arte moderna si intende la galleria W. Apolloni, mentre un’apoteosi medievale Brun Fine Art.

Dall’estero

Eccelsa la selezione delle gallerie straniere. Come la Boon Gallery, che presenta Dot Obsession di Yayoi Kusama, valutata 2,2 milioni di euro. Il momento giusto per solcare l’onda generata da Louis Vuitton, che ha scelto l’ultra-novantenne artista giapponese per la sua nuova e discussa campagna pubblicitaria. L‘artista, la cui installazione Infinity Mirror alla Tate modern di Londra sold out fino alla chiusura del 2 aprile, ha vestito con le sue opere l’ex Garage Traversi, sede temporanea di Louis Vuitton in centro a Milano, e piazza San Babila: installazioni coloratissime e dalle forme insolite, tre imponenti zucche in vetroresina che campeggiano sule collinette progettate da caccia Dominioni.
Si parte dalla stessa cifra, ma potraebbe sfiorare i 3 milioni, anche per Eau de Robot di James Rosenquist da Jean-Francois Cazeau. Un tavolo di Diego Giacometti, da Bailly Gallery, vale 1 milione di euro, 500 mila un dipinto di Seurat della stessa galleria. Limpida l’eco di Bosch nelle Tentazioni di Sant’Antonio di Pierre Huys: 600 mila euro da De Jonckheere. Tre giorni in Emilia L’entusiasmo delle riscoperte – sul Contemporary – vola sino a Bologna, dove ArteFiera raccoglie 140 gallerie per la sua 46esima edizione.

Qui Bologna

BolognaFiere il centro di una tre giorni di vendite ed eventi collaterali. A introdurla l’opera del videomaker Yuri Ancarani, in mostra anche al Mambo, posta sul maxischermo all’ingresso. All’interno sfila il meglio del panorama nazionale. Dal solo show della promessa Marta Spagnoli (Galleria Continua, prezzi da 6 a 20 mila euro) a quello di Lorenza Boisi (Ribot, prezzi dai 600 ai 14 mila euro); attesi gli stand di Poggiali con pezzi di Claudio Parmiggiani (110 mila), Goldschmied&Chiari (25 mila) e Fabio Viale (45 mila) e quello di Dep Art (opere che spaziano da Imi Knoebel, 18 mila, a Valerio Adami, 60-90 mila, fino a Carlos Cruz-Diez, 220 mila). Lo stesso range di prezzi da Verolino che presenta una collettiva di maestri del ’900 (Calder, Albers, Delaunay, Basaldella, valori dai 10 a 250 mila).
Pi contenuta, ma non di minor qualit, l’offerta di Studio G7 che condensa i linguaggi della contemporaneit attraverso Caterina Morigi, Marilisa Cosello e Davide Tranchina (dai 2 ai 60 mila euro). Gallerie che il direttore Simone Menegoi ha distribuito secondo 5 parti. Accanto alla Main Section ci sono quattro sezioni su invito, ognuna con un focus preciso. Si tratta di Pittura XXI, con i dipinti realizzati nel nuovo millennio; Fotografia, dedicata alle immagini in movimento; Multipli, segmento adibito al collezionismo democratico e all’editoria; infine Percorso #01, novit che guarda alla ceramica d’arte. Due eventi che consentiranno ai collezionisti di individuare le linee guida su cui investire nel 2023.

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