di Luisa Monforte
Il dg Zorzan scrive a Piantedosi, Gualtieri e Patanè: servizio a rischio, l’azienda non concede i permessi. Accettate soltanto 70 domande, necessario garantire gli spostamenti sui mezzi pubblici
È corsa tra i dipendenti Atac a fare la propria parte per lo spoglio elettorale in programma a partire dalle 23 di domenica prossima: peccato però che su circa 11mila dipendenti – tra aspiranti rappresentanti di lista, scrutatori e presidenti di seggio – si rischi una defezione di 1.229 unità.
È questo il numero di richieste che la dirigenza di Atac si è vista recapitare: nel dettaglio si tratta di 30 domande per fare il presidente di seggio, 26 per andare a fare lo scrutatore, 14 per il ruolo di segretario e 1.159 sono gli aspiranti rappresentanti di lista. Tra questi ultimi 915 sono autisti e – come tutti gli altri che hanno presentato l’istanza all’azienda capitolina – sarebbero assenti dal servizio per tre giorni, dal 25 al 27 settembre. Tradotto: un blocco del servizio di trasporto pubblico locale che investirebbe bus, tram e metropolitane, proprio in giornate in cui ce n’è più bisogno per favorire lo spostamento degli elettori verso i seggi.
Così, all’esito della mole di richieste ricevute, il direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, ha impugnato carta e penna e ha scritto all’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, al sindaco Roberto Gualtieri e al prefetto Matteo Piantedosi. Due pagine riassuntive in cui si sottolinea che «la concessione di tali permessi comporterebbe l’assenza dei lavoratori interessati per le giornate dal 25 al 27 settembre in quanto, oltre alle assenze dei giorni strettamente interessati dalle operazioni elettorali, è altresì necessario successivamente prevedere ulteriori giorni di assenza per garantire il recupero delle giornate di riposo del personale impegnato nei seggi».
Il direttore generale della municipalizzata fa sapere al sindaco che «Atac ha posto in essere tutte le azioni necessarie, sotto il profilo gestionale, per poter concedere i permessi e sopperire alle ipotizzate carenze del personale operativo» ma «all’esito delle simulazioni effettuate è risultato che la concessione di tutti i permessi comprometterebbe la regolare erogazione del servizio proprio nei giorni di svolgimento delle operazioni elettorali». Pertanto da Atac arriva un sonoro no: l’azienda capitolina «non concederà i permessi ai dipendenti incaricati di svolgere funzioni di rappresentanti di lista mentre garantirà ai componenti degli uffici elettorali la possibilità di adempiere le loro funzioni». In sintesi: istanza approvata soltanto per 70 dei 1.229 lavoratori
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter «I sette colli di Roma» a cura di Giuseppe Di Piazza. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino: Basta cliccare qui.
20 settembre 2022 (modifica il 20 settembre 2022 | 07:45)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-09-20 05:45:00, Il dg Zorzan scrive a Piantedosi, Gualtieri e Patanè: servizio a rischio, l’azienda non concede i permessi. Accettate soltanto 70 domande, necessario garantire gli spostamenti sui mezzi pubblici, Luisa Monforte