l’operazione
di Andrea Rinaldi24 nov 2022
Si avvia a chiudersi con successo ai tempi supplementari l’Offerta di pubblico acquisto su Atlantia per farla uscire dal mercato. Domani, venerdì 25 novembre, sarà l’utimo giorno della finestra aggiuntiva riapertasi lunedì scorso per portare a termine l’operazione che si era conclusa l’11 novembre alla soglia dell’87,3%. La società di infrastrutture ha fatto oggi il punto sulle adesioni, che hanno raggiunto un ulteriore 2,609% del capitale, «pertanto, alla data odierna Schema Alfa verrebbe a detenere più del 90% del capitale sociale e, conseguentemente, sarà consentito arrivare al delisting». Schema Alfa è il veicolo con cui è stata lanciata l’Opa al prezzo di 23 euro per azione. E che si è allungata per aspettare i cosidetti «passivisti», i ritardatari che hanno atteso cioè fino all’ultimo.
Squeeze out o no
Venerdì sera si dovranno aspettare i conti delle adesioni: se saranno salite sopra il 95%, partirà lo «squeeze out» che avrà tempi brevi, una decina di giorni circa, e consentirà a Schema Alfa di avvalersi del diritto di acquisto delle azioni residue. Se invece le adesioni non raggiungeranno il 95%, si aprirà una nuova finestra aggiuntiva di tre settimane per consentire la consegna dei titoli rimasti.
Il nuovo cda
Nello specifico, riporta una nota, «a oggi, insieme alle 721.357.930 azioni (pari all’87,354% del capitale sociale di Atlantia) detenute da Schema Alfa (tenuto conto anche delle azioni Sintonia detenute da HoldCo) e alle 6.802.125 azioni proprie (pari allo 0,824% del capitale), Schema Alfa verrebbe a detenere più del 90% del capitale sociale di Atlantia». Difficile che entro Natale prenda corpo anche il nuovo cda dell’Atlantia delistata, che comunque sarà così composto : 11 consiglieri al posto degli attuali 15 con Edizione che ne nominerà 7 tra cui il presidente (confermato Giampiero Massolo) e l’ad di concerto con Blackstone (l’orientamento è per l’attuale direttore finanziario di Abertis, Andre Rogowski, ma la decisione non è stata ancora presa); al fondo Usa spetteranno 3 nomi (oltre al cfo, probabile la riconferma di Tiziano Ceccarani) mentre alla Fondazione Crt di Torino uno solo. Questo perché i patti parasociali sono stati aggiornati dopo il 18 novembre: Sintonia, quindi Edizione, detiene infatti il 64,05% di Atlantia, Blackstone il 30,14%, Fondazione Crt il 5,81%.
Come si svolge la capitalizzazione dell’Opa
Schema 42 è la HoldCo che possiede al 100% la BidCo Schema Alfa. La prima ha capitalizzato la seconda in due assemblea il 14 novembre versandole 4,7 miliardi di euro raccolti da Blackstone e Crt (che ha reinvestito una parte del suo incasso dai titoli Atlantia in Opa, circa il 4%) poi le ha a sua volta versato in conto capitale 7 miliardi di euro di finanziamenti da parte di 22 banche. In tutto 11,7 miliardi di liquidità usata per finanziare l’Opa nella prima tranche, quella che all’11 novembre si è fermata all’87,3%. Edizione (holding della famiglia Benetton) invece ha apportato a Schema 42 il suo 33,1%, ovvero le quote già possedute di Atlantia, e che ha un valore nominale di 2,9 miliardi, ma che a valore di mercato equivalgono a 6,6 miliardi. Al termine dell’operazione il capitale di Schema 42 sarà così diviso: 57,0% Edizione (tramite Sintonia) 37,8% Blackstone 5,2% Fondazione Crt.
I conti
Atlantia ha archiviato i primi nove mesi con un utile pari a 6,349 miliardi di euro e ricavi per 5,41 miliardi di euro, in aumento del +18%. In particolare i ricavi da pedaggio autostradale salgono di 283 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021, per la ripresa del traffico delle concessionarie autostradali (593 milioni di euro), l’andamento positivo dei tassi di cambio (126 milioni di euro), al netto dei minori ricavi per la scadenza delle concessioni di Acesa e Invicat in Spagna e di Autopista del Sol in Cile. I ricavi per servizi aeroportuali salgono di 251 milioni di euro grazie all’incremento dei volumi di traffico di Aeroporti di Roma (+172,6%) e Aeroports de la Cote d’Azur (+115,4%).
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, 2022-11-24 16:28:00, Venerdì ultimo giorno della finestra supplementare per partecipare all’offerta che farà uscire la società di infrastrutture dal mercato azionario. Crt reinveste parte dell’incasso dalla prima parte dell’operazione, Andrea Rinaldi