infrastrutture
di Andrea Rinaldi16 gen 2023
Alessandro Benetton
Dopo il delisting, Atlantia entra nel 2023 con una nuova governance. Luned 16 gennaio l’assemblea degli azionisti della societ di infrastrutture — ovvero Edizione (holding della famiglia Benetton), il fondo Usa Blackstone e la Fondazione Crt — ha approvato il nuovo statuto, che ne sancisce la perdita di status di quotata, e nominato il nuovo consiglio di amministrazione, composto da 11 membri. Se gi era scritto che il presidente Giampiero Massolo sarebbe stato riconfermato, la novit riguarda i nomi entranti: Alessandro Benetton, numero uno di Edizione, sar infatti vicepresidente mentre Blackstone ha scelto Jonathan Kelly (head of infrastructure), Scott Schultz (anche lui esperto di infrastrutture) e Andrea Valeri, quest’ultimo chairman del private equity americano in Italia; Edizione ha poi collocato i suoi manager, come Enrico Laghi (attuale ceo della holding di Treviso), Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton, figlia di Gilberto (anche lui nel board della holding), Mattia Brentari (manager investimenti), Christian Coco (direttore investimenti che resiste dal vecchio board), Andrea Pezzangora (responsabile affari legali e societari).
Ancora vacante il posto da ceo
Fondazione Crt ha candidato infine il suo vicepresidente Maurizio Irrera, avvocato torinese, docente, gi nel cda di Iren. Il nuovo collegio sindacale invece sar composto dai sindaci Riccardo Michelutti – in qualit di presidente -, Benedetta Navarra e Graziano Visentin. Confermate invece le deleghe gestionali a Massolo, nell’attesa di trovare una quadra sul nuovo amministratore delegato: il nome su cui si propendeva era quello di Andre Rogowski, cfo della spagnola Abertis Infrastrutture. A fine marzo dovrebbero prendere corpo le nuove linee strategiche e prima il nome del nuovo top manager. Il consiglio ha inoltre confermato Tiziano Ceccarani chief financial officer. Il precedente ceo di Atlantia, Carlo Bertazzo, invece rester al momento consigliere delle controllate Abertis e Getlink, ma per lui si vocifera l’idea di mettere su un business in proprio.
Come si svolto il delisting
Il processo per l’uscita da Piazza Affari iniziato dopo l’estate e si concluso il 25 novembre con i tempi e supplementari per portare a termine l’Opa e le dimissioni del vecchio cda a pochi giorni dal Natale. L’offera di pubblico acquisto per rastrellare azioni si svolta in questo modo: Schema 42 la HoldCo che possiede al 100% la BidCo Schema Alfa. La prima ha capitalizzato la seconda in due assemblee il 14 novembre versandole 4,7 miliardi di euro raccolti da Blackstone e Crt (che ha reinvestito una parte del suo incasso dai titoli Atlantia in Opa, circa il 4%) poi le ha a sua volta versato in conto capitale 7 miliardi di euro di finanziamenti da parte di 22 banche. In tutto 11,7 miliardi di liquidit usata per finanziare l’Opa nella prima tranche, quella che all’11 novembre si fermata all’87,3%. Edizione invece ha apportato a Schema 42 il suo 33,1%, ovvero le quote gi possedute di Atlantia, e che ha un valore nominale di 2,9 miliardi, ma che a valore di mercato equivalgono a 6,6 miliardi. Al termine dell’operazione Atlantia si trovata cos divisa: 57% a Edizione (tramite Sintonia), 37,8% a Blackstone, 5,2% a Fondazione Crt.
Le attivit in corso
Le societ che ha in pancia Atlantia nel frattempo non sono state con le mani in mano. Aeroporti di Roma subito prima delle festivit natalizie si aggiudicata, insieme a Proger e Rina, la realizzazione del primo spazio-porto nazionale, nell’aeroporto di Taranto Grottaglie, in Puglia per una commessa del valore di 12’ milioni. Abertis invece si prequalificata per la privatizzazione di 4 nuove tratte autostradali in Puerto Rico (oltre 200 chilometri). L’investimento potrebbe essere di 1-2 miliardi di euro per una concessione della durata di circa 35-40 anni. Non c’ ancora un calendario di gara, che in ogni caso si svolger nel 2023. Altro paese di potenziale interesse la Grecia: qui la societ ha partecipato alla gara per la circonvallazione esterna di Atene, per un importo stimato fino a 2 miliardi. L’Autorit greca lo scorso 8 luglio ha ristretto la rosa con Abertis e altri sette candidati. In Francia, invece, il gruppo Sanef, controllato da Abertis, sta terminando di equipaggiare la propria rete con piazzole di ricarica elettrica in tutte le 72 aree di servizio. Yunex Traffic, l’ultima arrivata in casa Atlantia e specializzata nel settore dell’Intelligent Transport System, si recentemente aggiudicata rilevanti commesse: in Svizzera ha iniziato a sviluppare un sistema di gestione e controllo automatizzato dei flussi di traffico su tutte le principali vie di scorrimento non a pedaggio
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