Dentro i covi dei super boss: dalle camicie di seta di Bagarella al parco giochi di Liggio. E i Brusca guardavano il film su Falcone

Dentro i covi dei super boss: dalle camicie di seta di Bagarella al parco giochi di Liggio. E i Brusca guardavano il film su Falcone

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L’attico di lusso (con laghetto e anatre) di Luciano Liggio a Milano

I covi dei boss mafiosi parlano. Raccontano la personalit e la psicologia dei padrini oltre che svelare, alle volte, anche segreti di Cosa nostra. Negli ultimi cinquant’anni gli inquirenti hanno arrestato migliaia di latitanti. Alcuni dei quali boss ai vertici dell’organizzazione criminale come Matteo Messina Denaro. Sbaglia di grosso chi pensa che, per, U Siccu, come veniva chiamato dai picciotti, sia stato un boss innovativo nel vestire elegante, avere passione per orologi costosi, cambiare covi come fossero camicie e saper celare la sua identit ai medici o avventori che lo incrociassero. la normalit del male che sempre esistita per meglio mimetizzarsi e sfuggire alla cattura. Ad esempio Luciano Leggio, detto Liggio, durante la sua prima latitanza, nei primi anni Sessanta, fu ribattezzato dal Corriere della Sera il bandito senza volto. Quando fu arrestato nel 1964 si scopr che si era fatto ricoverare in una clinica sotto il falso nome di Gaspare Centineo. Il successore del dottor Michele Navarra — detto ‘u patri nostru (nostro padre, inteso come fosse anche Dio, ndr) — a capo del clan dei corleonesi ben prima di Tot Riina e Bernardo Provenzano, si dette alla macchia nel 1969 e fu arrestato a Milano che frequentava assiduamente sin dagli anni Cinquanta e dove, da tempo, manovrava i suoi sporchi e lucrosi affari. Cos, la notte del 16 maggio 1974 gli uomini della Guardia di Finanza, guidati dall’allora colonnello Giovanni Vissicchio, fecero un grande blitz in un complesso di lusso in via Ripamonti dove viveva con la compagna e il figlio di 22 mesi. Quando i militari, scavalcarono le cancellate per sorprenderlo senza farsi notare, rimasero allibiti. Nel condominio c’era un ampio e ben curato giardino con un parco giochi per i bambini, un laghetto con le anatre e box sotterranei collegati con i palazzi in modo tale da massimizzare la sicurezza e la privacy dei condomini. I finanzieri erano sulle tracce di un fantomatico zu’ Antonio Farruggia, intercettato telefonicamente nell’ambito di un’inchiesta sul rapimento di Luigi Rossi di Montelera. Quando irruppero nell’appartamento, si imbatterono prima nella sua compagna Lucia Parenzan, da cui aveva avuto un figlio un anno e mezzo prima, e alla quale aveva fatto intestare la casa. Quindi iniziarono a perquisire l’attico — cinque stanze con doppi servizi, un superattico con un’altra stanza e giardino privato — trovarono Luciano Liggio che dormiva. Lui non fece resistenza e ammise subito chi fosse.

24 gennaio 2023 | 18:13

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