“Dal nostro punto di vista non è cambiato nulla. La trattativa ha avuto delle sospensioni legate ad una vera motivazione a portare il Governo alla chiusura il contratto della scuola. E’ stato calendarizzato per ultimo, un contratto per oltre un milione e duecentomila persone. Un contratto che vale 5,6 miliardi, per avere contezza di questa operazione economica”.
Lo ha detto Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, nel corso del suo intervento al dibattito su Orizzonte Scuola Tv dedicato alla firma del contratto scuola.
“Abbiamo in qualche modo lavorato sui tavoli tematici, siamo avanti su alcune parti, come gli ordinamenti del personale ATA“, ha spiegato la sindacalista.
Tuttavia, ricorda Barbacci che “abbiamo lavorato tutta l’estate per definalizzare i 300 milioni del MOF. Finché non si è riusciti a sbloccare questi fondi non potevamo sottoscrivere il contratto. Senza quei 300 milioni saremmo andati a gestire risorse per meno di 80 euro lordi. Non abbiamo firmato il contratto prima anche perché c’erano blocchi ideologici”.
Poi la spiegazione politica: “Come è accaduto in precedenza, quando cambia la legislatura c’è un cambio di passo e una discontinuità che ci ha permesso di sederci al tavolo in termini politici. Assumersi ognuno la responsabilità”.
La segretaria Cisl Scuola avverte: “L’obiettivo portato oggi a casa è una prima parte di un processo avviato. Una prima sequenza che dovrà seguire una serie di altri impegni formalizzati in un accordo politico e dichiarazione congiunta. Impegno che dovremmo incassare a gennaio, quindi risorse fresche nel 2023 a far carico dal triennio 2019-2021“.
“Un processo in itinere – tiene a precisare Barbacci – che mette in sicurezza una prima parte, 2 miliardi e 600 milioni che li colloca nelle buste paga da dicembre, come ristoro, un ossigeno in una condizione difficilissima. Nessuno ha mai pensato di aver firmato il contratto migliore“.
IL TALK SU ORIZZONTE SCUOLA TV
, 2022-11-14 18:15:00, “Dal nostro punto di vista non è cambiato nulla. La trattativa ha avuto delle sospensioni legate ad una vera motivazione a portare il Governo alla chiusura il contratto della scuola. E’ stato calendarizzato per ultimo, un contratto per oltre un milione e duecentomila persone. Un contratto che vale 5,6 miliardi, per avere contezza di questa operazione economica”.
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