Aumento stipendi, Pacifico (Anief): Proponiamo 300 euro in più ai Dsga. Assunzioni da GPS? Consentire accesso al Tfa sostegno anche a docenti non specializzati con servizio [INTERVISTA]

Aumento stipendi, Pacifico (Anief): Proponiamo 300 euro in più ai Dsga. Assunzioni da GPS? Consentire accesso al Tfa sostegno anche a docenti non specializzati con servizio [INTERVISTA]

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Integrato l’atto di indirizzo con ulteriori 300 milioni di euro destinati all’aumento degli stipendi del personale della scuola. “Sono delle disponibilità per tutto il personale della scuola, come avevamo ribadito. E’ una buona notizia e una parte deve essere destinata alla valorizzazione dei Dsga” commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Orizzonte Scuola.

I 300 milioni non riusciranno comunque a valorizzare i profili del personale ATA. Il massimo che si può fare è che 30 milioni siano riservati alla valorizzazione dei Dsga. Non possiamo nemmeno cambiare i livelli fermi da più di 50 anni, né prevedere nuovi profili ATA.

Per quanto riguarda invece le risorse destinate a garantire la continuità didattica – visto che nell’integrazione si ricordano queste risorse – riteniamo che debbano essere accompagnate da ulteriori stanziamenti e che nella sequenza contrattuale vengano destinate all’individuazione di una specifica indennità di frequenza per il personale che lavora lontano dalla propria residenza.  Non va premiato chi non ha mai presentato domanda di mobilità, ma vanno ridefiniti i criteri, oltre al fatto che 30 milioni sono insufficienti.

Quindi 30 milioni ai Dsga. Porterete la proposta ai prossimi incontri all’Aran in vista della chiusura del nuovo contratto?

Questa è la nostra proposta e riteniamo che sia arrivato il momento di valorizzare i Dsga. Sarà il tavolo contrattuale poi a decidere. 30 milioni dati a 7000 Dsga sono circa 300 euro in più mensili, mentre 30 milioni tolti a un milione di insegnanti non sono praticamente nulla. Però in questo modo si possono valorizzare i direttori. Resta inteso che questi soldi non sono sufficienti, in ogni caso.

Siamo in attesa del decreto PNRR sul reclutamento, cosa aspettarsi?

E’ in fase di scrittura perché si aspettano le risposte definitive. Ci aspettiamo che passi l’idea di riattivare un doppio canale di reclutamento, esaurite le Gae, dalle GPS, a condizione che il personale che fa questo percorso comunque maturi una formazione universitaria che chiede l’UE, che sia differente tra chi è in prima fascia e chi in seconda fascia senza abilitazione o specializzazione.

Rimangono però aperte diverse questioni: se chiedere 36 o 24 mesi di servizio e se il servizio deve essere stato prestato nella scuola statale o nel sistema nazionale di istruzione. Noi chiediamo che non ci siano vincoli, ma se vincolo ci deve essere, che si parli di 24 mesi di servizio e che sia valido il servizio prestato presso le paritarie.

Abbiamo inoltre chiesto di includere anche il sostegno perché la metà dei posti sono dati a docenti non specializzati. Vorremmo che questi docenti potessero frequentare in sovrannumero il Tfa sostegno e, dopo la valutazione positiva dell’anno finale, avere riconosciuta la conferma nei ruoli.
Altra questione aperta è: questo sistema è solo per un anno, oppure per tre anni, o per sempre come doppio canale?
Anief ha posto il problema di tutto il sistema della fase transitoria, come l’armonizzazione delle graduatorie concorsuali, perché ci sono le graduatorie dell’ordinario non messe ad esaurimento e che stanno per scadere. Queste graduatorie devono essere usate fino a nuovo concorso previsto dalla riforma. Contestualmente chiediamo che le graduatorie dello straordinario bis siano integrate con tutti i partecipanti, ci sono tantissimi posti vacanti.
C’è anche il problema di sciogliere la riserva a chi è inserito nelle GPS per chi ha conseguito un titolo all’estero e di chi è stato assunto con riserva o licenziato dopo aver superato l’anno di prova.
E non dimentichiamo i docenti di religione cattolica: deve essere bandito un concorso in forma semplificata con un colloquio orale e si deve assumere sul 100% dei posti.

Sempre sul decreto PNRR ci dovremmo aspettare la norma che deroga ai vincoli della mobilità. Noi vorremmo che la deroga fosse vigente almeno per altri due anni. Il problema della continuità didattica non si raggiunge con i vincoli ma, come ho detto sopra, con un’indennità di trasferta per garantire il ristoro degli stipendi. Questo è un problema che riguarda anche i presidi, perché se si pagano mille euro di affitto per stare lontano dalla famiglia, non ne vale la pena.

In questo periodo sono aperti anche i tavoli sugli organici 2023/24. Qual è la vostra posizione?

Anief ha sempre ritenuto necessario dover prorogare l’organico aggiuntivo per portare avanti gli obiettivi del PNRR. Il Ministro ha condiviso questa idea, è consapevole che l’organico aggiuntivo serve alle scuole. In questo momento la palla è nelle mani del MEF perché sono necessarie ulteriori risorse.

Poi, per quanto riguarda la norma sul nuovo dimensionamento scolastico, noi riteniamo che vadano garantite delle deroghe per le scuole situate nelle piccole isole e nelle comunità montane o nelle zone economicamente depresse e con alti tassi di dispersione scolastica. Si deve rivedere quanto approvato nell’ultima legge di bilancio.
Inoltre, se si individuano altre risorse si può pensare di aumentare gli organici del personale ATA con i nuovi profili professionali, e quindi 20 mila unità in più di personale ATA.

Riteniamo che debba trovare posto, come spazio orario e dignità di materia, l’educazione civica con un incremento di personale, nonché inserire in pianta organica i docenti di educazione motoria alla primaria.

E infine vorremmo che si ripristinassero 30 mila posti per tornare all’insegnamento modulare alla primaria.

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