Aurora boreale, (raro) spettacolo in Inghilterra e Germania. Attesa una ancora più intensa

Aurora boreale, (raro) spettacolo in Inghilterra e Germania. Attesa una ancora più intensa

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di Paolo Virtuani

Le luci notturne si sono osservate nelle zone settentrionali di Gran Bretagna e Germania. Il sole sta entrando nel periodo di massima attivit del suo ciclo di undici anni

Domenica sera il cielo ha dato spettacolo alle alte latitudini europee e americane. I social sono stati inondati da immagini mozzafiato dell’aurora boreale che stata vista balenare fino in Gran Bretagna, Irlanda, nelle zone settentrionali di Germania e Francia, e negli Stati Uniti fino in Ohio, regioni in cui le luci notturne non sono un fatto eccezionale ma nemmeno sono molto frequenti (lo stesso sta avvenendo al Polo Sud con l’aurora australe).

Il flusso solare

L’aurora boreale fino a latitudini inusuali era stata anticipata nei giorni scorsi dai siti specializzati in meteorologia spaziale che, grazie ai satelliti che monitorano l’attivit solare, avevano visto l’arrivo verso la Terra di un’emissione di massa coronale dal Sole che avrebbe provocato una tempesta geomagnetica interagendo con il campo magnetico terrestre che ci protegge dalle particelle cariche nocive emesse dalla nostra stella. Il flusso avrebbe provocato una tempesta geomagnetica di livello G2, in grado di produrre aurore boreali fino a latitudini inferiori alla norma. E cos stato.

In arrivo una ancora pi intensa

Ma, avvertono gli stessi siti, ne sta arrivando una pi intensa per la notte del 27-28 febbraio che potrebbe raggiungere il livello G3 e provocare deboli interferenze radio e alcuni problemi non gravi ai satelliti. La nuova aurora potrebbe essere avvertita fino a latitudini di 50 gradi Nord, cio pari a quelle di Francoforte e Bruxelles, a met strada tra Parigi e Londra.

I motivi dell’aurora boreale

Perch un’aurora polare cos intensa? Le aurore polari (boreale e australe) sono dovute all’interazione con il campo magnetico terrestre del flusso di particelle cariche emesse dal Sole in cicli di massima e di minima attivit che durano circa 11 anni. Dalla fine del 2019 la nostra stella entrata nel ciclo 25 (calcolati a partire dal 1755) e sta rapidamente salendo verso il massimo del ciclo che sar raggiunto nella seconda met del 2025. Pi ci si avvicina il massimo del ciclo, pi aumenta il numero di macchie solari e di brillamenti a esse associati.

I colori

Lo spettacolo delle aurore polari dovuto non solo al loro muoversi incessante nel cielo ma anche ai loro colori. Il verde prodotto dall’interazione delle particelle solari con l’ossigeno atomico nell’alta atmosfera a circa 100-160 chilometri di altezza, il colore blu-viola dagli atomi di azoto a circa 90-100 chilometri sopra la superficie. Il colore rosso si manifesta solo con tempeste solari molto intense in grado di eccitare anche l’ossigeno molecolare (O2) a quote intorno ai 24o chilometri che donano la tipica colorazione rosso sangue al cielo notturno.

La storia

Le aurore boreali erano note anche nell’antichit, ne parlano cronache cinesi e greche, in casi rari sono state osservate anche in Italia. Il termine boreale aurora venne coniato da Galileo Galilei, il fenomeno fisico venne per pienamente spiegato solo all’inizio del Novecento dallo scienziato norvegese Kristian Birkeland tramite la propagazione di correnti elettriche nello Spazio originate dalle tempeste solari che interagiscono con gli atomi dell’atmosfera della Terra. Ma non venne creduto e solo negli anni Sessanta, con i primi satelliti, venne provato che la teoria di Birkeland era esatta. Birkeland venne candidato al Nobel sette volte, ma non lo ottenne mai. Lo ottenne nel 1970 lo svedese Hannes Alfvn, che riprese e miglior le teorie di Birkeland alla luce dei nuovi dati ottenuti dai satelliti.

27 febbraio 2023 (modifica il 27 febbraio 2023 | 17:28)

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