La senatrice del M5S, Vincenza Aloisio, suona un campanello d’allarme sull’autonomia differenziata. Per la senatrice, il Sud rischia un ulteriore impoverimento e depotenziamento dei diritti fondamentali.
Un’attenzione particolare viene dedicata alla scuola pubblica, la cui situazione, secondo Aloisio, versa in uno stato di crisi preoccupante.
I numeri sembrano avallare questa preoccupazione. Dai dati dei Conti Pubblici Territoriali emerge una notevole disparità nell’investimento per alunno tra le diverse regioni italiane. Ogni studente del Sud riceve un investimento medio di 185 euro, rispetto ai 300 euro stanziati per gli studenti del Centro-Nord. Ma la disparità non si limita al solo finanziamento.
Il divario si estende alla formazione stessa: un alunno del Centro-Nord riceve in media 1.230 ore di formazione, mentre un coetaneo del Sud ne riceve solo 1.000. Questa differenza si traduce in quattro ore di scuola in meno a settimana per i bambini del Sud.
Invece di agire per ridurre queste sperequazioni, il governo risponde concedendo ulteriori forme di autonomia, teme Aloisio. Questo porterà inevitabilmente a un aumento dei divari educativi, una regionalizzazione del personale scolastico e una differenziazione salariale basata sul territorio – delle vere e proprie “gabbie salariali” nascoste.
La posizione del M5S è ferma e decisa. La senatrice Aloisio dichiara che il suo partito si impegnerà a contrastare con tutti i crismi della Costituzione l’autonomia differenziata voluta fortemente da Calderoli e dalla Lega. Per Aloisio, la scuola pubblica non può essere indebolita, soprattutto nelle aree più fragili del Paese.
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