In un’intervista con “Il Corriere della Sera”, Luca Zaia, il presidente della Regione Veneto, ha dichiarato che sul testo del disegno di legge sull’autonomia differenzia, che ha avuto il via libera dal governo, ci sarà probabilmente un passaggio in Conferenza unificata.
Tuttavia, questo non è un punto di arrivo, ma piuttosto un punto di partenza per una rivoluzione.
Secondo Zaia, il paese ha deciso di cambiare e scrivere una nuova pagina della storia con una riforma che sarà la più importante dal 1948 e avrà un impatto maggiore della modifica al Titolo V della Costituzione, poiché cambierà il paradigma del sistema.
Zaia ha continuato affermando che il dibattito in corso è ragionevole, ma la polemica da parte di alcune figure istituzionali non è giustificabile, in quanto spesso dipingono la scelta come una tragedia senza aver letto le carte. Questa non è la secessione dei ricchi e non ha lo scopo di distruggere parte del paese, ma di dare più autonomia alle regioni, da Nord a Sud.
Zaia ha anche detto che se fosse un governatore del Sud sarebbe in festa perché l’autonomia significherebbe più Stato dove serve e meno dove non serve, dando voce a una parte del paese che vuole modernità e crescita.
A coloro che sono contrari, ha consigliato di chiedere direttamente la modifica della Costituzione, poiché non votare il ddl sarebbe essere fuori dal mondo, poiché l’autonomia è già prevista dalla Costituzione.