di Alessandro Fulloni
Il Tribunale: «Rdc è cosa diversa dal gioco, le vincite non costituiscono reddito». Sotto inchiesta e rinviata a giudizio dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza. La donna ha perso 335 mila euro. L’Inps ferma l’erogazione del sussidio e chiede la restituzione
Percepire il reddito di cittadinanza e al tempo stesso puntare oltre trecentomila euro su tutti i tipi di scommesse e giochi online è pienamente compatibile. Fa discutere la sentenza del Tribunale di Avellino che dopo il rinvio a giudizio (per l’accusa di indebita percezione di erogazioni pubbliche) ha assolto una donna di 37 anni residente nel capoluogo irpino, titolare dal 2019 del reddito di cittadinanza, che in seguito ad accertamenti incrociati avviata dalla Guardia di Finanza, anche con la Banca d’Italia, su una serie di carte prepagate, ha movimentato giocate online per complessivi, appunto, 320 mila euro. Il collegio del tribunale irpino ha riconosciuto la fondatezza della tesi del difensore della donna l’avvocato Danilo Iacobacci: le vincite provenienti da giochi non costituiscono reddito.
«Aspettiamo le motivazioni — commenta il legale — ma è fuori discussione che si tratti di una pronuncia inedita, coraggiosa e destinata a fare giurisprudenza». Nel frattempo l’accanita giocatrice, che vive con due figli dopo la separazione dal marito, ha continuato a scommettere su partite di calcio, corse dei cavalli e dei cani, automobilismo, boxe, senza contare tutte le altre possibilità di gioco offerte dalle piattaforme on line. Non le è andata bene, come risulta dai tabulati: in sette mesi, da marzo 2019 a settembre 2020, ha perso complessivamente 335 mila euro, insomma anche più di quello che aveva vinto.
Non lavorando, rientrerebbe pienamente nei requisiti per ricevere il sussidio. Resta però aperta la partita con l’Inps che chiede la restituzione dei dodicimila e seicento euro incassati con il reddito di cittadinanza. Anche con il sostegno della sentenza emessa dai giudici avellinesi, la donna ha presentato opposizione in sede civile. Dopo aver perso tutto, assistita dall’avvocato Fabiola De Stefano, «scommette» sui magistrati.
30 ottobre 2022 (modifica il 30 ottobre 2022 | 07:30)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-10-30 07:23:00, Il Tribunale: «Rdc è cosa diversa dal gioco, le vincite non costituiscono reddito». Sotto inchiesta e rinviata a giudizio dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza. La donna ha perso 335 mila euro. L’Inps ferma l’erogazione del sussidio e chiede la restituzione , Alessandro Fulloni