Storia di Aya

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Non basterebbero dieci reincarnazioni per collezionare la quantit di esperienze estreme che l’inconsapevole Aya si vista piombare addosso nei primi dieci giorni di vita. Tanto per cominciare, nata in un villaggio siriano durante il terremoto. Ed nata orfana, perch la mamma si spenta mettendola al mondo, mentre il padre stato travolto dal crollo della loro casa. Aya si salvata solo grazie al cordone ombelicale a cui era ancora attaccata quando l’hanno estratta dalle macerie: anche da morta, sua madre ha continuato a lottare per la sua vita. Ci sarebbe gi materiale a sufficienza per scrivere un libro o per finire sul lettino dello psicanalista, che pi o meno la stessa cosa.

Ma non finita: le immagini dei soccorsi hanno suscitato una compassione planetaria, e per anche l’interesse di qualche malintenzionato. Un infermiere, licenziato per averle scattato delle foto in ospedale, si ripresentato con due uomini armati, non si capito bene se per farsi giustizia o per rapirla. Quel che si sa che la piccola stata portata di corsa in un posto pi sicuro, dove la moglie del direttore dell’ospedale provvede ad allattarla. Riassumendo: dal 6 febbraio, giorno della sua nascita, a oggi, Aya scampata miracolosamente a un terremoto e forse a un rapimento, ha perso tutta la sua famiglia ed subissata da richieste di adozione e chiacchiere impiccione, comprese le mie. Il minimo che le si possa augurare una vita molto noiosa.

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17 febbraio 2023, 06:39 – modifica il 17 febbraio 2023 | 08:28

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