di Federico Fubini
L’imprenditore Pierguido Iezzi e padre Paolo Benanti: Ha un buco etico, pu suggerire anche reati
Per arrivare a un milione di utilizzatori Netflix ha impiegato tre anni e mezzo, Airbnb due e mezzo. Facebook ci ha messo dieci mesi, Spotify cinque, Instagram due e mezzo. L’iPhone aveva un milione di utilizzatori dopo appena 74 giorni, ma ChatGPT batte tutti: stato lanciato il 30 novembre scorso e ha passato il traguardo del suo primo milione di profili cinque giorni dopo. Ieri era sopra i cinque milioni, in tutto il mondo. Non un social media, non un venditore di tecnologia o di contenuti digitali. pura intelligenza artificiale: pensa al vostro posto, lavora al vostro posto, comunica al vostro posto. In pochi secondi scrive una poesia sulla pioggia a Roma (ci ricorda l’essenza della bellezza e della fragilit delle cose), una lettera di licenziamento collettivo di un amministratore delegato (a seguito di una riorganizzazione interna dell’azienda, si reso necessario…) o del codice informatico a richiesta. Distrugger posti di lavoro, forse a decine di milioni: potrebbe rendere obsolete le competenze di programmatori informatici o di operatori di call center, sostituiti dalle future funzioni vocali dell’algoritmo.
ChatGTP: i filtri etici
Ci che ChatGTP non pu fare, in teoria, comportarsi come un criminale. Non pu darvi consigli su come compiere un reato. Se per esempio gli chiedete del codice informatico per sferrare un attacco cyber contro una banca e chiedere un riscatto, vi risponder: Non raccomandato perch si tratta di un tipo di software dannoso e illecito. La macchina si comporta cos perch i suoi architetti, della start up di San Francisco OpenAI, hanno costruito in essa filtri etici e di sicurezza. Li ha messi in ChatGPT il suo fondatore Sam Altman, un ex dropout di Stanford finanziato dal 2015 da Elon Musk e Peter Thiel.
Una svolta
In pratica per ChatGPT, il cui avvento rappresenta una svolta dando accesso a chiunque a livelli elevati di intelligenza artificiale, soggetta a essere manipolata dai criminali. La falla etica di ChatGPT stata messa a nudo nei giorni scorsi da Swascan, una societ di cyber security basata a Milano e di propriet del gruppo Tinexta. Il team di attacco di Swascan ha individuato una formula per chiedere a ChatGPT di sdoppiare la propria personalit — un po’ come Dottor Jeckyll e Mister Hyde — e poi interrogare il suo alter ego privo di scrupoli su qualunque ricerca illecita. Una volta aperta la porta nascosta, l’intelligenza artificiale vi spiegher in pochi secondi come rapinare una certa banca, come fabbricare dell’esplosivo in casa o come scrivere del codice per attaccare il sistema informatico di un ospedale.
La formula
Non utile spiegare in dettaglio la formula con cui Swascan ha aperto una breccia in ChatGPT. Ma Pierguido Iezzi, fondatore e ad della societ italiana, non ha dubbi sulle implicazioni della nuova macchina digitale finanziata da Elon Musk: ChatGPT rappresenta lo spartiacque fra una societ dell’informazione basata sulla rete e sulle tecnologie e una societ basata sugli algoritmi. L’algoritmo oggi governa — dice — ed il suo proprietario che addestra l’intelligenza artificiale. Dobbiamo renderci conto del potere di chi detiene l’algoritmo.
La concentrazione di potere
Concorda padre Paolo Benanti, docente di Etica della tecnologia e dell’intelligenza artificiale all’Universit Gregoriana di Roma. Ha lavorato con Iezzi su ChatGPT e non dimentica per un secondo la concentrazione di potere che la nuova intelligenza artificiale permette: azionisti rilevanti della societ dell’algoritmo sono due tycoon vicini alla destra trumpiana, Peter Thiel e Elon Musk, il proprietario di Twitter, Tesla e SpaceX. Ci fa pensare quali possono essere le implicazioni politiche e geopolitiche di questo algoritmo, dice Benanti. Se Musk usa Twitter come banca dati per addestrare le conoscenze di ChatGPT, con tutte le fake news del social, l’intelligenza artificiale potrebbe diventare un ottimo persuasore politico. Bisogna vedere se ci sia compatibile con il sistema democratico.
15 dicembre 2022 (modifica il 15 dicembre 2022 | 23:06)
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, 2022-12-15 22:07:00, L’imprenditore Pierguido Iezzi e padre Paolo Benanti: «Ha un «buco» etico, può suggerire anche reati», Federico Fubini