Margot Robbie dea di Babylon con Brad Pitt, il caso Weinstein, il noir di Garrel, Zoë Kravitz hacker dai capelli blu, Lamborghini story: i film al cinema o in streaming

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BABYLON. Nelle sale

Che Damien Chazelle sia un piccolo Leonardo del cinema sicuro. Che il suo modo di governare la cinepresa sia seduttivo, ipnotico, magmatico indubbio. Sul fatto poi che i suoi film rispecchino una frenesia e una bulimia artistica da lasciare di stucco non ci piove. Avrete capito: Babylon troppe cose tutte insieme per meritare un giudizio sintetico.Cespuglioso come una foresta, nella parte iniziale un viaggio / odissea alla scoperta dell’et d’oro di Hollywood. Un percorso incantato, bench non nel senso fiabesco del termine, dunque con molte asprezze e una cruda ricerca di realismo post poetico.
Un viaggio attraverso la capitale del peccato e l’epoca del Muto, lungo il Sunset Boulevard con Chaplin, Gary Cooper e Fatty, il comico grassone condannato per le sue deviazioni sessuali. Nel fango dei set avventurosi e sciagurati, mentre nasceva il sogno americano trasfigurato dalla magia definitiva del cinema. Un cinema di lacrime e sangue, melodrammatico e bugiardissimo che Chazelle guarda in una duplice, antitetica dimensione. Dentro e fuori, inferno e paradiso.
Hollywood Babilonia per davvero, come gi molti film hanno sottolineato e come Chazelle ampiamente ricorda aiutato dagli 80 milioni di dollari di budget, lasciando il dubbio che in realt, in mezzo alla spazzatura, si nasconda un’incondizionata, clamorosa dichiarazione d’amore. L’umore si fa nero nella seconda parte, quando il film diventa il racconto di una discesa, un precipizio, lo spegnersi di una stella segnato dall’avvento del sonoro con il film spartiacque Il cantante di jazz, protagonista Al Jolson (1927). Mentre nella terza tergiversa con simboli, segnali, dolori, cadute e rimpianti limitandosi a uno spot dedicato al cinema che non pu morire.
Tutto comincia negli Anni Venti, dove un giovanotto messicano di bell’aspetto, Manuel Manny Torres (Diego Calva), si arrangia come tuttofare ai margini delle prime produzioni kolossal. Lo seguiremo fino al 1952, quando molt’acqua e molta polvere di stelle sar passata sotto i ponti. Manny un tipo sveglio e di buona stoffa ma senza remore morali. Uno che pu procurare un vero elefante per una festa pantagruelica e una cinepresa alternativa a un regista nervoso che ha tempo per girare solo fino al tramonto. La festa di cui il factotum diventa un’orgia chiassosa di suoni, allucinazioni, colori, sniffate. Con droga, alcol, danze estenuanti. E ovviamente sesso.
Manny si butta nella mischia e via via conosce il divo Jack Conrad (Brad Pitt) che adombra la figura di John Gilbert, la vivace Nellie LaRoy (Margot Robbie), il trombettista di colore Sidney Palmer (Jovan Adepo), la giornalista comare Elinor St. John (Jean Smart), la disinibita Lady Fay Zhu (Li Jun Li), pi tardi far i conti con il diavolo in persona, guardiano del mondo sotterraneo (Tobey Maguire). Mentre le loro vite si intrecciano fino all’arrivo del sonoro, Manny ama Nellie, che contraccambia ma rapita dal successo, dai ciak estenuanti, dalle manipolazioni dei produttori. Conrad non sopravvive al cambio di marcia del cinema e riceve la mazzata finale quando di nascosto in un cinema ascolta gli spettatori ridere alle sue battute.
Chazelle vive di accelerazioni, stordimenti, cambi di passo. Allude, ammicca, cita. Provoca senza preoccuparsi di essere sgradevole proponendo un messaggio non nuovo: un fiore pu nascere anche in un campo di letame. Con il martello di una forma spavalda, ma senza affondare in un esercizio di stile, d tono a una storia che lega in chiave di melodramma tutta la letteratura sulle star e i loro piagnistei a buon mercato. La vitalit espressiva del regista di Whiplash, La La Land, First Man, che passa da piani sequenza frenetici al musical ai campi lunghi del deserto, coinvolge anche i suoi attori, su tutti Margot Robbie e Brad Pitt alla loro prova migliore. Calva, il terzo lato del triangolo, tiene per 189 agitatissimi minuti l’espressione stupita del piccolo Tot Cascio in Nuovo Cinema Paradiso. Vedere il film in lingua originale meglio, perch anche il cinguettio dei personaggi contribuisce al dorem della poderosa sinfonia.

BABYLON di Damien Chazelle
(Usa, 2022, durata 189’)

con Margot Robbie, Brad Pitt, Diego Calva, Jovan Adepo, Olivia Wilde, Li Jun li, Jean Smart, Tobey Maguire, Eric Roberts, Spike Jonze
Giudizio: **** su 5
Nelle sale

21 gennaio 2023 | 08:15

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

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