Lo scontro
di Valentina Iorio05 dic 2022
La bocciatura da parte della Banca d’Italia di alcune delle misure inserite nella legge di Bilancio 2023: dalle iniziative in merito ai pagamenti, passando per le modifiche alla Flat tax, fino alla riforma e conseguente abolizione del Reddito di cittadinanza ha suscitato forti reazioni da parte dell’opposizione che ribadisce alcune delle critiche gi emerse nei giorni scorsi. E l’immediata replica della maggioranza con Francesco Filini, deputato di Fratelli d’Italia e membro della commissione Finanze, che accusa Bankitalia di essere partecipata dalle banche per le quali la moneta elettronica rappresenta un giro d’affari importante. Non stupisce la presa di posizione di Bankitalia sulla liberalizzazione dell’utilizzo del Pos introdotta dal governo nella legge di Bilancio – ha detto Filini – : la moneta elettronica non moneta a corso legale, una moneta privata offerta come servizio a pagamento dal circuito bancario e finanziario e rappresenta un giro d’affari molto importante per le banche. quindi abbastanza scontato che Bankitalia, entit partecipata dalle stesse banche, la sostenga.
Fazzolari: Bankitalia e Bce hanno due visioni diverse
Una critica alla Banca d’Italia analoga a quella di Filini stata mossa dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari che ha detto: Bankitalia partecipata da banche private, una istituzione che ha una visione, legittimamente, e questa visione fa s che reputi pi opportuno che non ci sia pi di fatto utilizzo di denaro contante. Questa per non la visione della Bce. Non che uno cattivo e uno buono. Abbiamo due opinioni radicalmente diverse. La Bce ribadisce che la banconota l’unica moneta a corso legale e che gli Stati membri non possono limitare l’utilizzo dell’unica moneta a corso legale a favore di una moneta privata, e Bankitalia che legittimamente ha un’altra visione, che reputa invece pi opportuno che i cittadini si avvalgano di una moneta privata del circuito bancario. Fazzolari precisa di non mettere in discussione l’autonomia di Bankitalia e ribadisce il pieno apprezzamento per l’operato di via Nazionale.
Meloni: La soglia pu essere meno di 60 euro
Le due misure in materia di utilizzo del contante continuano a essere le pi dibattute tra quelle contenute del documento di programmazione. Ieri la premier Giorgia Meloni ha sostenuto che pi abbassi il tetto al contante pi favorisci l’evasione. Mentre sul Pos ha aggiunto: La soglia pu essere meno di 60 euro. L’innalzamento della spesa minima oltre cui scattano le multe per i commercianti che rifiutano l’uso del Pos nelle prime bozze della Manovra era a 30 euro. Nel testo finale salita a 60. Ma ora stando alle dichiarazioni della presidente del Consiglio sarebbero in valutazione nuove cifre. La leader di FdI rivendica comunque la ratio di una norma pensata per tutelare i commercianti dalle commissioni bancarie.
Pd e M5S: Via norme pro-evasione
L’opposizione chiede lo stralcio della misura sul Pos cos come di quella che prevede di alzare il tetto del contante. Dopo la Corte dei Conti anche Banca d’Italia boccia le norme della legge di bilancio su Pos e contanti. Giustamente. Favoriscono l’evasione, complicano la vita ai tanti italiani che usano la moneta elettronica e mettono a rischio il Pnrr. Il governo le tolga di mezzo, attacca Antonio Misiani, responsabile economia e finanze nella Segreteria nazionale Pd, su Twitter. Oggi anche la Banca d’Italia, dopo la Corte dei conti e Confindustria, boccia la manovra. Viene cancellato il reddito di cittadinanza e viene introdotta l’evasione di cittadinanza, ha detto il leader M5S Giuseppe Conte.
Unc: Norma sul Pas danneggia i commercianti
A criticare la norma sul Pos sono anche le associazioni dei consumatori, secondo le quali la misura della Manovra danneggerebbe anche i commercianti che si propone di tutelare oltre che i clienti. Il governo sul Pos non si rende nemmeno conto che sta facendo un grave danno ai commercianti. Il pagamento con il Pos molto pi rapido di quello in contanti, non dovendo il commerciante dare il resto, senza contare che oggi esistono i pagamenti contactless, rapidissimi, ma si evitano ammanchi di cassa, non si ricevono banconote false, in caso di rapina si hanno meno contanti in cassa, non si deve andare pericolosamente in banca a depositare l’incasso della giornata, con il rischio di furti e rapine, oltre alla perdita di tempo di fare la fila in filiale, magari anche solo per procurarsi le monetine per il resto. Insomma, in realt rompe chi paga in contanti, dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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, 2022-12-05 19:05:00, Dopo la bocciatura da parte della Banca d’Italia di alcune delle misure inserite nella legge di Bilancio, l’opposizione chiede lo stralcio della misura sul Pos e di quella sul contante, Valentina Iorio