Barelli: Quel foglietto erano semplici appunti. Insieme da Mattarella

Barelli: Quel foglietto erano semplici appunti. Insieme da Mattarella

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di Virginia Piccolillo

Il forzista: normale dialettica politica

Paolo Barelli, uno dei «pontieri» di Forza Italia: lo scontro Berlusconi-Meloni è sanabile?

«Credo rientri nell’alveo della normale dialettica politica, che a volte assume toni aspri. Si deve tornare a ragionare di problemi del Paese».

Spazio per mediazioni?

«Credo che da parte di Berlusconi ma anche di Giorgia non si sia persa la ragionevolezza e la responsabilità».

Alle accuse di arroganza e prepotenza Meloni ha risposto che non è ricattabile. A cosa si riferivano?

«Io sono per gettare acqua sul fuoco. L’unica cosa che il centrodestra deve fare è seguire i tempi istituzionali. E, se riceverà l’incarico, fare un governo rapidamente. Su questo è concentrato Berlusconi. Credo anche Meloni».

Li ha sentiti?

«No, ma so di una volontà comune di ricondurre tutto a rapporti tra alleati».

È sicuro che ci sia voglia da parte di Berlusconi di proseguire in una coalizione a guida Meloni?

«La voglia ce l’ha perché comprende il dramma del Paese di fronte a questa crisi energetica ed economica».

Quel foglietto a favore di camera era intenzionale o un’ingenuità?

«Non mi starei ad aggrappare al foglietto. Ciascuno di noi può avere appunti».

Con accuse a Meloni?

«Berlusconi è una persona a modo. E credo che interessi a tutto il centrodestra superare queste cose e prepararsi alle consultazioni».

Andrete insieme?

«Penso di sì. È interesse di tutti, per il bene del Paese».

L’opposizione critica la scelta dei presidenti delle Camere. Era prevedibile?

«Non può essere la sinistra a scegliere gli incarichi istituzionali».

Accusano Fontana di essere filo Putin.

«L’importante è che faccia il presidente con equità, come ha dichiarato. Il presidente della Camera è un notaio».

E se volesse intervenire contro le sanzioni a Putin?

«Le norme non lo prevedono. Deve rimanere nel solco delle sue funzioni».

Berlusconi rinuncerà al ministero della Giustizia?

«Lo stesso Pnrr richiede una giustizia giusta nei tempi giusti».

Si dice che Forza Italia però voglia quel ministero per cambiare la legge Severino.

«Mi sembra che i nomi che circolano siano di assoluta qualità: deciderà il premier incaricato».

Ronzulli s’è fatta da parte?

«Assolutamente no. Penso che sia amareggiata. Ha tutto il mio sostegno. Sarà Berlusconi a decidere il suo ruolo dentro o fuori il partito».

Dicono che Forza Italia sia scossa da varie anime che ora siano in guerra.

«Non è vero. L’anima è solo una: quella vicina a Berlusconi. Il resto sono solo chiacchiere».

15 ottobre 2022 (modifica il 15 ottobre 2022 | 22:30)

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, 2022-10-15 21:22:00, Il forzista: normale dialettica politica , Virginia Piccolillo

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