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Da 18 al 20 marzo visite ogni ora su prenotazione dalle 10 alle 12, e dalle 15 alle 17
Laura Martellini /
CorriereTv
Dopo due anni, la Soprintendenza Speciale di Roma dal 18 al 20 marzo riapre la Basilica sotterranea di Porta Maggiore, per presentare ai visitatori la nuova illuminazione e i nuovi restauri. Seguirà poi un altro cantiere per la conservazione. Un’ ulteriore tappa promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma per la restituzione del monumento risalente al I secolo dopo Cristo: «Un luogo magico che torna al pubblico dopo un accurato lavoro – commenta Daniela Porro, soprintendente speciale di Roma –. La Basilica è un luogo unico al mondo per la sua natura sotterranea, resa ancor più affascinante dal mistero sul suo uso. Da oltre un secolo archeologi e storici discutono se si tratti della sede di culti misterici o di un monumento funerario, ma le due funzioni potrebbero aver convissuto». Il rapporto con la luce naturale che penetrava dal lucernario del vestibolo è alla base di un progetto di illuminazione che suggerisce una serie di chiaroscuri tra i bassorilievi a stucco e i volumi architettonici. La nuova luce suggerisce anche il colore azzurro dell’abside, in origine dipinto con un pigmento molto costoso, la fritta egizia che venne asportata già in antico. Realizzato con led di vari colori e gradazioni, l’impianto restituisce con consumi ridottissimi una luce tenue tipica degli ambienti sotterranei, su progetto di Anna De Santis, Carolina De Camillis e Riccardo Fibbi. «Negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia, la Basilica sotterranea per le piccole dimensioni è dovuta rimanere chiusa – spiega Anna De Santis, direttrice del monumento –. In questo periodo abbiamo studiato approfonditamente il microclima interno e la presenza di microrganismi per una conservazione sempre migliore dell’edificio unico nel suo genere. Lo riapriamo per tre giorni, prima che ripartano i lavori di restauro della volta della navata sinistra». Per la natura ipogea del monumento, sulla decorazione della Basilica si creano periodicamente efflorescenze, macchie di carbonatazione, patine di microrganismi. Il nuovo restauro ha interessato la parete d’ingresso e i pilastri della navata sinistra, e la parte inferiore del vestibolo, affrescata su uno sfondo di colore rosso morellone. Riemergono così le pitture di figure umane, animali e paesaggi della più raffinata arte dell’età Giulio Claudia. Il restauro è stato curato da Chiara Scioscia Santoro della Soprintendenza e da Mariangela Santella. Info: 18,19 e 20 marzo visita guidata della durata di 35 minuti, per gruppi di massimo 15 partecipanti. Orari: primo turno ore 10; secondo alle 11, terzo alle 12, quarto alle 15, quinto alle 16 e l’ultimo alle 17. Costo: 5,50 più due euro di prenotazione, solo on line su coopculture.it. È obbligatorio esibire il green pass e indossare la mascherina. Ingresso da piazzale Labicano 2.
17 marzo 2022 – Aggiornata il 17 marzo 2022 , 20:12
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, 2022-03-17 19:15:00, Da 18 al 20 marzo visite ogni ora su prenotazione dalle 10 alle 12, e dalle 15 alle 17,
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