Bassanini: «Un elettore su 5 non vota perché non riesce». Tutto quello che si può fare per portarli alle urne

Bassanini: «Un elettore su 5 non vota perché non riesce». Tutto quello che si può fare per portarli alle urne

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Franco Bassanini presiede una commissione istituita per combattere l’astensionismo involontario: «Il voto anticipato con l’election pass è possibile grazie al meccanismo del green pass. Le cabine elettorali anche negli uffici postali e comunali» «Tre mesi di analisi, 240 pagine: quello della nostra commissione è il primo studio dettagliato sulle cause dell’astensionismo. Siamo il Paese che ha fatto di meno per agevolare il voto, per questo il ministro Federico D’Incà ha voluto istituire una commissione apposita per analizzare, studiarne e rimuoverne le cause». Franco Bassanini lei che è stato più volte ministro, questa commissione la presiede: che cosa è venuto fuori dal vostro studio? «C’è un’ampia percentuale di astensionismo involontario che può essere recuperata, tra il 16% e il 18% degli aventi diritto». Chi si astiene involontariamente? «Gli anziani con gravi difficoltà, motorie: sono quasi 2,8 milioni. Altri quasi 4,9 milioni di elettori sono quelli che lavorano o studiano lontano dalla loro città. Sono voti che troppo spesso vanno persi: se uno studente è residente a Roma e studia a Trieste è difficile che si muova per votare. Poi ci sono quelli che sono fuori per turismo». Che fare per loro? «Abbiamo studiato la formula del voto anticipato, come già avviene in paesi come Australia, Canada, Danimarca, Portogallo, Estonia. E abbiamo pensato ad un election pass, ad una tessera elettronica digitale che può essere scaricata come abbiamo fatto per il green pass. Evita le file al comune per recuperare un certificato elettorale. Fino a prima della pandemia sarebbe stato uno strumento al quale non avremmo mai pensato». Ci spiega come funziona il voto anticipato? «Si può votare nei quindici giorni che precedono la data delle elezioni e si può fare negli uffici postali o comunali, anche lontani dal proprio comune, visto che il funzionario addetto al voto scaricherà la scheda elettorale relativa alla circoscrizione dell’elettore». Non sarebbe stato più semplice un voto per corrispondenza? «È difficilmente incompatibile con la nostra Costituzione; Oggi è ammesso solo per le elezioni politiche degli italiani residenti all’estero che eleggono soltanto pochissimi parlamentari nella loro circoscrizione». Non avete pensato a un voto elettronico da remoto? «C’è un’altra commissione che si sta occupando di questo. Sta verificando se e come si possa evitare che questo voto sia controllabile o hackerabile». Altri provvedimenti? «L’election day. Ovvero due date fisse in primavera e in autunno in cui si vota tutto insieme, elezioni e referendum. Appuntamenti fissi per evitare che gli elettori non vengano a conoscenza del voto, come è successo a Roma quando c’è stata l’elezione per il seggio lasciato libero da Gualtieri: ha votato soltanto il 12%». Novità facilmente applicabili? Quando le vedremo realizzate? «Tocca al Parlamento legiferare. Noi le abbiamo messe sul tavolo con convinzione». 15 aprile 2022 (modifica il 15 aprile 2022 | 13:58) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-15 12:08:00, Franco Bassanini presiede una commissione istituita per combattere l’astensionismo involontario: «Il voto anticipato con l’election pass è possibile grazie al meccanismo del green pass. Le cabine elettorali anche negli uffici postali e comunali», Alessandra Arachi

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