di Adriana LogroscinoIl capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Lollobrigida sarà candidato alla presidenza del Lazio Per conquistare i collegi, servono (anche) nomi di outsider, personaggi oltre che personalità. E dopo la legislatura del Covid, come non pensare ai virologi, per due anni volti della tv? Infatti corteggiatissimo, conteso da Fratelli d’Italia e dai renziani, sarebbe Matteo Bassetti . Che, dopo tutto, aveva provocatoriamente azzardato una lettura del voto, alle Amministrative di ottobre scorso, come vittoria degli scienziati sui movimenti no vax. Alle prime sollecitazioni, Bassetti avrebbe risposto di no. Tuttavia interessatissimo — l’ha dichiarato lui stesso in un’intervista a Libero — a ricoprire «da tecnico» il ruolo di ministro della Salute, potrebbe ripensarci. FdI che nella legislatura che si sta per chiudere conta 58 parlamentari (21 senatori e 37 deputati) potrebbe passare a occupare, nella prossima, il triplo degli scranni. Ha quindi bisogno, oltre che di volti, di esponenti fedeli alla linea, soprattutto dopo l’accordo di coalizione, raggiunto ieri, che prevede che il numero 2 di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida, tenti di conquistare la presidenza del Lazio. La leader preleverà le nuove leve soprattutto da Comuni e Regioni, ma cerca anche vecchie glorie e figli d’arte. Giuseppe Consolo, classe 1948, a lungo in parlamento con An, padre dell’attrice Nicoletta Romanoff, appartiene alla prima categoria, Sergio Rastrelli, figlio di Antonio, popolare presidente della Campania e anche sottosegretario del governo Berlusconi nel 1994, alla seconda. Al contrario nella Lega chi un seggio, in Europa o negli enti territoriali, ce l’ha già è invitato caldamente a rimandare le ambizioni di traslocare a Roma. Obiettivo garantire gli uscenti. Simone Pillon, Edoardo Rixi e Giulia Bongiorno hanno avuto recenti rassicurazioni. Sarà probabilmente candidata dal Carroccio l’ex giornalista Maria Giovanna Maglie. Ma i conti faticano a tornare, soprattutto perché Meloni rivendica più collegi degli alleati anche nelle regioni del Nord (a eccezione di Veneto e Lombardia). E quanto a ridimensionamenti, dentro Forza Italia ci sono sicuramente le preoccupazioni maggiori. Silvio Berlusconi prende tempo sulla sua candidatura: «Vedremo». Potrebbe misurarsi con il collegio che copre il territorio di Monza, città della quale detiene la squadra di calcio, oltre che essere capolista al proporzionale. La sfida, in generale, è tenere quanti più uscenti possibile: sono 123. Non in discussione sembra essere la conferma della presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. In uno degli 11 o 13 (le trattative sono ancora in corso) collegi uninominali attribuiti dalla coalizione ai centristi di Maurizio Lupi e Giovanni Toti, potrebbe misurarsi l’ex candidato sindaco di Napoli Catello Maresca. Il listino plurinominale potrebbe tenere insieme anche Coraggio Italia di Brugnaro e l’Udc di Cesa, per superare più agilmente lo sbarramento. Lì dovranno trovar posto gli uscenti tra i quali Andrea Costa, sottosegretario alla Salute per NcI, Marco Marin, eletto con FI e ora capogruppo della formazione guidata dal presidente della Liguria, Italia al centro, Gaetano Quagliariello, parlamentare di lunghissimo corso, che di Toti è il vice. 10 agosto 2022 (modifica il 10 agosto 2022 | 12:17) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-10 08:42:00, Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Lollobrigida sarà candidato alla presidenza del Lazio, Adriana Logroscino