di Claudio BozzaDa quando la Russia ha iniziato i bombardamenti, non una parola sull’invasione. Quando diceva: «Putin? La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come lui e Trump»
Sul suo blog Beppe Grillo parla (o fa parlare i relativi esperti) di «come l’energia eolica potrebbe alimentare la Terra… 18 volte». Di «fiori galleggianti per il più grande progetto solare del mondo». Oppure del fatto che «negli Stati Uniti ci sono veicoli autonomi senza volante né freno» e del «perché abbiamo bisogno di un reddito di base universale». Dal 22 febbraio scorso, data in cui Vladimir Putin ha fatto scattare l’invasione e i bombardamenti sull’Ucraina, su beppegrillo.it
non è stata pubblicata una parola sull’attacco russo.
Eppure il 16 febbraio, quando l’attacco del Cremlino era ormai chiaro, aveva pubblicato sul blog un articolo eloquente: «Basta con la russofobia». Un intervento per interposta persona, visto che l’autore era Danilo Della Valle, presentato come titolare di un master in comunicazione e consulenza politica “Escuela del buen vivir” del ministero degli Esteri dell’Ecuador. «La narrazione classica russofoba — uno dei passaggi chiave — , avviata con il mito dell’espansionismo russo e la fabbricazione del falso testamento di Pietro il Grande ad opera di Luigi XV, coadiuvato da diversi aristocratici polacchi, continua ad essere alimentata ancora in Europa».
Pochi giorni dopo sono partiti i missili anche contro donne e bambini. Una scia di sangue che per ora sembra inarrestabile. Da quel momento, forse complice il forte imbarazzo per le posizioni tenute fino ad allora, dal blog dell’Elevato non è arrivato alcun commento o post. «La politica internazionale ha bisogno di uomini di stato forti come loro [Trump e Putin]. Lo considero un beneficio per l’umanità. Putin è quello che dice le cose più sensate in politica estera»
, disse il fondatore del M5S al Journal du Dimanche il 22 gennaio 2017. E poi: «L’embargo che imponiamo alla Russia ci costa 7 miliardi di euro l’anno. Siamo favorevoli alla revoca delle sanzioni contro Mosca. E se Donald Trump vuole uscire dalla Nato, che lo faccia!». Parole che facevano perfetta rima politica con l’allora fedelissimo Alessandro Di Battista: «Per la pace mondiale meno male che c’è Putin», disse l’ex parlamentare M5S il 25 gennaio 2019.
Ma ora è il silenzio del fondatore che fa notizia. Perché per Grillo il momento è di massima difficoltà. Da una parte c’è la gestione di un Movimento in balia dei ricorsi in tribunale. E dall’altra c’è il processo a carico di suo figlio Ciro, e di tre suoi amici, contro i quali oggi è iniziato un processo per il presunto stupro risalente all’estate 2019
, nella casa in Costa Smeralda del comico sceso in politica.
16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 13:13)
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, 2022-03-16 12:13:00, Da quando la Russia ha iniziato i bombardamenti, non una parola sull’invasione. Quando diceva: «Putin? La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come lui e Trump», Claudio Bozza
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