Berlusconi e le frasi su Putin a Porta a Porta

Berlusconi e le frasi su Putin a Porta a Porta

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di Redazione Online

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha detto in tv che Putin «è stato spinto dalla popolazione russa» a invadere l’Ucraina per «sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky»; poi ha spiegato che stava solo riferendo «quello che alcuni raccontano, senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto»

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha partecipato nella serata di giovedì 22 settembre a una puntata di Porta a Porta, su Rai Uno, dedicata alle prossime elezioni. Nel corso dell’intervista condotta da Bruno Vespa, Berlusconi ha parlato della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia di Vladimir Putin: un leader al quale Berlusconi è legato da storici rapporti di amicizia.

In un passaggio, Berlusconi dice:

«Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito, dai suoi ministri a inventarsi questa operazione speciale — così era stata chiamata agli inizi – per cui le truppe russe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev, sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky e in un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente. Ora la guerra è oltre i 200 giorni, ogni giorno aumentano i morti, la situazione in Ucraina è diventata molto difficile da tenere sotto controllo perché – non ho capito nemmeno perché – le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina mentre secondo me dovevano soltanto fermarsi intorno a Kiev».

Queste frasi sono state interpretate da molti osservatori — italiani e internazionali — come espressione di una posizione radicalmente diversa da quella del governo italiano guidato da Mario Draghi, nella cui maggioranza Forza Italia (il partito di Silvio Berlusconi) è stata ma cui ha negato, poche settimane fa, la fiducia, insieme alla Lega e al Movimento 5 Stelle, determinandone la caduta.

In particolare, a risultare diverse sembrano essere sia la valutazione delle responsabilità di Putin («costretto a inventarsi questa operazione speciale», per Berlusconi), quella sul governo di Zelensky (da sostituire con «un governo di persone perbene», secondo quanto riferito dall’ex premier), e quella sulla situazione attuale («le truppe russe… secondo me dovevano soltanto fermarsi intorno a Kiev»).

Le frasi di Berlusconi hanno scatenato diverse reazioni da parte dei politici italiani, e sono state registrate anche da diverse agenzie e media internazionali.

«Sono parole scandalose e gravissime», ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, ospite di Radio Anch’io su RadioUno, «mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide. Sono parole che vanno oltre l’inimmaginabile, parole che fanno piacere a Putin».

Carlo Calenda, leader di Azione, a Radio 24 ha detto che «Berlusconi dopo le frasi di ieri ci ha portato fuori da ogni alleanza atlantica, sono parole eversive. Ha parlato come un generale di Putin, è una cosa di una gravità totale».

«Non mi fate interpretare», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, intervistato da 102,5.

L’agenzia Reuters ha scritto che le parole di Berlusconi «probabilmente preoccuperanno gli alleati Occidentali, alla vigilia del voto in Italia». Anche l’agenzia France Presse ha ripreso le frasi di Berlusconi.

La Commissione europea ha deciso di non commentare le espressioni dell’ex premier.


Berlusconi ha poi precisato la sua posizione, replicando su Twitter che «bastava vedere tutta l’intervista, non solo una frase estrapolata, successivamente semplificata, per capire quale sia il mio pensiero, che è noto da tempo. Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso, facevo solo il “cronista” riferendo il pensiero di altri. L’aggressione all’Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Forza Italia chiara e netta: non potremo mai in nessun modo e per nessuna ragione rompere la nostra partecipazione all’Unione europea e all’Alleanza atlantica».

«Non c’è alcuna possibilità di dibattito con la Federazione Russa. La Russia ha invaso l’Ucraina, la condanna è netta», ha chiarito anche il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.

Berlusconi aveva espresso per la prima volta il suo pensiero sulla guerra di invasione lanciata da Putin contro l’Ucraina lo scorso mese di aprile quando — tornando dopo due anni e mezzo di assenza a partecipare di persona a un evento politico, all’Hotel Parco dei Principi di Roma — disse di essere «deluso e addolorato gravemente dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Io l’avevo conosciuto vent’anni fa e mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace». A giugno, Berlusconi disse di aver provato due volte a telefonare a Putin «all’inizio di questa operazione, e non ho avuto risposte. Se fossi stato presidente della Repubblica avrei potuto andare e ripetere con Putin quello che ho fatto nel 2008. Lo tenni al telefono cinque ore e gli dissi “sappi che se domani mattina invadi la Georgia divorzi dall’Unione Europea, dalla Nato e dagli Usa”. Alle 10 di mattina arrivò l’ordine da Mosca alla truppa di ritirarsi».

Bastava vedere tutta l?intervista, non solo una frase estrapolata, eccessivamente semplificata, per capire quale sia il mio pensiero, che è noto da tempo. L?aggressione all?Ucraina è ingiustificabile e inaccettabile, la posizione di Fi chiara: saremo sempre con l?Ue e con la Nato pic.twitter.com/aFlMkbCcTL

— Silvio Berlusconi (@berlusconi) September 23, 2022

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23 settembre 2022 (modifica il 23 settembre 2022 | 15:04)

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, 2022-09-23 13:34:00, Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha detto in tv che Putin «è stato spinto dalla popolazione russa» a invadere l’Ucraina per «sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky»; poi ha spiegato che stava solo riferendo «quello che alcuni raccontano, senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto», Redazione Online

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