Berlusconi: Ho invitato Meloni ad Arcore. Vanno intensificati i rapporti

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di Marco CremonesiLombardia, l’ex premier presenta i candidati: Sono sicuro che verr. Non vedo in circolazione altre persone che possano a lei paragonarsi. Non cita l’autonomia LESMO (Monza e Brianza) – Non escludo, durante il mio intervento, di potermi addormentare. Purch non lo raccontiate a Crozza, senn diventa un pezzo del suo programma…. L’entrata a effetto continua a essere una specialit di Silvio Berlusconi. Anche afflitto dalla recente caduta (Potevo lasciarci la pelle…), anche insonne per aver trascorso la notte a scrivere il discorso, nel tenere la scena resta sempre imbattibile. Al di l delle storielle che non fa mancare anche nel presentare i candidati lombardi nella sbalorditiva Villa Gernetto di Lesmo. Poi, dato che la giornata deve chiudere una settimana complicata per i rapporti tra gli alleati, l’ex premier annuncia che ha invitato Giorgia Meloni ad Arcore dato che io ancora non posso spostarmi. Lei ha accettato. Berlusconi non tralascia gli elogi: Giorgia Meloni una persona assolutamente intelligente e capace, quindi sar un buon premier nei prossimi anni per gli italiani. Fino al massimo riconoscimento: D’altronde non vedo in circolazione altre persone che possano a lei paragonarsi. Attenzione: quella del fondatore di Forza Italia non una resa. Lui resta convinto della necessit di maggior confronto tra alleati e non vuole trovarsi di fronte a scelte gi fatte: Ci sentiamo, s… Ma dobbiamo intensificare i nostri rapporti e mettere a frutto la mia esperienza internazionale di oltre 30 anni. Insomma: Noi sosteniamo e sosterremo lealmente il governo Meloni e le decisioni che assumeremo collegialmente. Ma questo, non significa rinunciare alla nostra identit perch Forza Italia il partito cardine di questa maggioranza. Nessuno pu mettere in dubbio la nostra lealt nei confronti del governo. Ma valga per tutti: La lealt reciproca garanzia della stabilit, oggi e per i prossimi 5 anni. L’enfasi, nel parlare, sulla parola reciproca. Resta il fatto che sull’orizzonte prossimo gi si disegna la linea nera di temporale. Nelle 10 pagine dell’intervento, Berlusconi ne dedica due al presidenzialismo che noi vogliamo, che non altro che la possibilit per gli elettori di scegliere direttamente, saltando la mediazione dei partiti: una riforma in cui crediamo profondamente. Il leader azzurro ricorda che le riforme per loro natura devono avere la pi ampia convergenza possibile. E alla convergenza bisogner dedicare tutta la pazienza necessaria. Che non significa, per, attribuire a qualcuno il diritto di veto. Il fatto, per, che all’altra riforma istituzionale, l’autonomia differenziata delle Regioni Berlusconi non dedica — volutamente, spiegano i suoi — nemmeno una menzione. Nemmeno una sillaba. Domani sull’argomento si terr una riunione di maggioranza, dopo che Giorgia Meloni e Matteo Salvini avrebbero gi raggiunto una qualche forma d’accordo: l’idea che entro il 30 gennaio la riforma approdi in Consiglio dei ministri e sia incardinata nei lavori parlamentari. Orecchiando le chiacchiere tra i presenti a Villa Gernetto, pare di capire che i governatori azzurri Bardi, Toma e Occhiuto siano pronti a farsi sentire. Circondato dai suoi capigruppo Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, punti di riferimento essenziali in Parlamento e in Lombardia, Berlusconi per tornato su un tema delicato: Sono angosciato per i rapporti con la Russia. Io avevo cercato di convincere Putin a entrare nella nostra Europa. Non ci sono riuscito perch ci sono stati dei Paesi che pensando di perdere la loro supremazia in Europa, hanno detto di no. Ma la Russia, che uno stato europeo per tutto, entrando nella Ue e nella Nato avrebbe costituito una difesa assoluta contro i propositi di espansione della Cina. 16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 22:06) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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