Berlusconi, il discorso del ritorno: «Deluso e addolorato da Putin»

Berlusconi, il discorso del ritorno: «Deluso e addolorato da Putin»

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di Claudio BozzaIl leader di Forza Italia, dopo due anni e mezzo di assenza, torna in presenza sul palco all’hotel Parco dei Principi Roma: «Oggi è una nuova discesa in campo. Rimarremo saldi nel centrodestra, che senza di noi non esiste» «Oggi è una nuova discesa in campo, siamo importanti per futuro Italia. Rimarremo saldi nel centrodestra. Ma senza di noi il centrodestra non esiste: Fratelli d’Italia ha perso un’occasione a non entrare nel governo. Sono deluso e addolorato gravemente dal comportamento di Vladimir Putin». Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna sul palco dopo quasi due anni e mezzo di assenza e carica le centinaia di sostenitori che lo aspettano all’hotel Parco dei Principi Roma. L’accoglienza in sala è trionfante: «Non andate avanti perché mi viene male al cuore. Il vostro applauso il vostro calore mi fa venire male al cuore», esordisce il leader forzista. «Siamo riusciti a evitare presa potere da parte della sinistra comunista», sottolinea. E poi l’affondo sul presidente russo (mai attaccato esplicitamente dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina), a cui Berlusconi è stato un tempo legatissimo: «Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Io l’avevo conosciuto vent’anni fa e mi era sempre sembrato un uomo di democrazia e di pace». E poi: «L’aggressione all’Ucraina, anzichè portare la Russia in Europa, l’ha portata nelle braccia della Cina. Peccato, peccato! Di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità — attacca il presidente di FI —. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra». Il Cavaliere affronta anche il rapporto con gli alleati e avverte: «In questa alleanza del centrodestra noi siamo ovviamente determinanti. Lo siamo sul piano dei numeri, perché senza di noi non esiste nessuna maggioranza possibile, né di destra né, per assurdo, di sinistra. Ma soprattutto siamo determinanti sul piano delle decisioni politiche, il che conta ancora di più. Noi dunque rappresentiamo il centro». Non manca un monito al governo Draghi, in particolare sulle tasse: «Noi siamo leali e lo saremo fino alla fine, ma non possiamo rinunciare alla nostra identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi. Noi non consentiremo mai a nessun governo, come non lo abbiamo mai consentito, di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Noi non consentiremo mai a nessun governo di colpire la casa, che per noi è sacra, è il simbolo dell’unità e della continuità della famiglia». Era il 19 ottobre del 2019 quando il Cavaliere fece l’ultima apparizione in presenza, alla grande manifestazione voluta da Salvini «Orgoglio italiano» alla quale parteciparono lo stesso Cavaliere e Giorgia Meloni, in una piazza San Giovanni piena e arrembante , quella che credeva in una coalizione unita che avrebbe vinto amministrative e regionali prima di contorcersi, dividersi, quasi separarsi dopo i passaggi traumatici della nascita del governo Draghi e della rielezione di Sergio Mattarella. 9 aprile 2022 (modifica il 9 aprile 2022 | 18:57) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-09 18:21:00, Il leader di Forza Italia, dopo due anni e mezzo di assenza, torna in presenza sul palco all’hotel Parco dei Principi Roma: «Oggi è una nuova discesa in campo. Rimarremo saldi nel centrodestra, che senza di noi non esiste», Claudio Bozza

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