Bianchi: dobbiamo partire dall’infanzia per contrastare la povertà educativa

Bianchi: dobbiamo partire dall’infanzia per contrastare la povertà educativa

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Contrastare le disuguaglianze, a livello nazionale ed europeo, a partire dall’infanzia. Promuovere una piena ripresa educativa e sociale dopo la pandemia. Riconoscere i diritti delle bambine e dei bambini, garantendo percorsi di educazione e cura di qualità, soprattutto nei contesti più svantaggiati.
Assicurare, attraverso i servizi per i più piccoli, maggiore coesione e inclusione nel presente e nel futuro. Sono stati questi i punti al centro del confronto internazionale, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dal titolo “Investing in an integrated early childhood education and care system: growing the next generation of Eu”, che si è tenuto questo pomeriggio a Bologna.
“L’educazione dell’infanzia è una risposta strategica alle sfide sociali ed economiche attuali e future”, ha detto il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, aprendo la conferenza insieme a Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù.
“Garantire un’educazione e una cura di qualità sin dai primissimi anni di vita – ha continuato il Ministro Bianchi – è fondamentale, se vogliamo assicurare il pieno sviluppo a ogni bambina e bambino. È dall’infanzia che dobbiamo partire per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e, al contempo, intervenire a sostegno delle famiglie, offrendo servizi qualificati. Si tratta di politiche e investimenti che ogni singolo Paese sviluppa in base alle proprie esigenze e caratteristiche, ma è indubbio che il rilancio dopo l’emergenza sanitaria sia un lavoro di squadra, che ci coinvolge tutti, a livello nazionale ed europeo. Grazie alle risorse del PNRR abbiamo destinato ad asili nido e scuole dell’infanzia 4,6 miliardi di euro. Oggi insieme abbiamo condiviso priorità di intervento che metteremo in campo per migliorare il sistema e renderlo adeguato alle sfide dei tempi”.
Hanno preso parte all’iniziativa Simona Kustec, Ministra dell’Istruzione, delle Scienze e dello Sport della Slovenia; Prodromos Prodromou, Ministro dell’Istruzione, della Cultura, dello Sport e della Gioventù di Cipro; Jean-Michel Blanquer, Ministro dell’Educazione nazionale, della Gioventù e dello Sport della Francia (che ha partecipato in videocollegamento); Alejandro Tiana Ferrer, Sottosegretario di Stato all’Istruzione della Spagna. La conferenza è stata introdotta dai saluti istituzionali del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
L’evento è stato anche l’occasione per condividere pubblicamente gli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia, elaborati dalla Commissione nazionale zerosei e adottati con Decreto ministeriale in seguito a una consultazione pubblica e al parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Ministro ha firmato l’atto proprio durante l’evento a Bologna. Si tratta del primo documento nazionale per i servizi educativi per l’infanzia (nidi, micronidi, sezioni primavera, servizi integrativi, tutti rivolti a bambine e bambini fino ai tre anni) che, fino all’emanazione del decreto legislativo 65 del 2017, erano di competenza degli enti territoriali e locali. Insieme alle Linee Guida Pedagogiche per il sistema integrato zerosei gli Orientamenti costituiscono il quadro di riferimento per il sistema. Questi gli obiettivi del documento: mettere in comune il patrimonio di esperienze, favorire un’ulteriore elaborazione di proposte educative di qualità per le bambine e i bambini fino ai tre anni, delineare una prospettiva alla quale fare riferimento per il futuro.
I principali temi trattati all’interno del testo sono:
la storia dei servizi educativi per l’infanzia e la descrizione del quadro attuale, con riferimento alle tipologie presentate dal decreto legislativo 65 del 2017;
il bambino nei primi mille giorni di vita, tra diritti da garantire e potenzialità da sviluppare;
l’alleanza educativa con i genitori e la partecipazione;
le caratteristiche della professionalità educativa;
gli aspetti organizzativi (spazi, tempi, esperienze educative);
la continuità nel sistema integrato zerosei: finalità e curricolo.
Questo documento sarà diffuso tra tutte le strutture che si occupano del segmento 0-6 – e soprattutto per i servizi educativi dell’infanzia e gli Enti locali. Costituisce anche un punto di riferimento per l’azione formativa che le scuole polo dovranno mettere in atto in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali e per la formazione integrata che gli stessi Comuni già finanziano con il Fondo del sistema zerosei.
Si tratta di un documento atteso, che traduce in orientamenti per gli interventi una nuova visione dei servizi educativi per i più piccoli, non più e non semplicemente oggetto di cura e assistenza, ma persone con diritti che vanno rispettati, per garantire un pieno sviluppo e una crescita sana sin dai primissimi anni di vita.
A livello internazionale, la cooperazione avviata tra gli Stati Membri dell’Unione europea sul tema ha condotto all’elaborazione nel 2014 del Quadro europeo della qualità per la Cura e l’Educazione della prima infanzia e nel 2019 alla Raccomandazione del Consiglio relativa a sistemi di educazione e cura della prima infanzia di alta qualità. Il nuovo Quadro strategico per la cooperazione europea nell’istruzione e nella formazione (2021-2030), inoltre, include tra le sue aree prioritarie anche la piena attuazione del Quadro della qualità per la Cura e l’Educazione della prima infanzia.
Prima della conferenza, il Ministro Bianchi e la Commissaria Gabriel hanno visitato il Polo per l’infanzia 0-6 di via de’ Mattuiani, 1, che ospita il nido “Tovaglie” e la scuola dell’infanzia “Padiglione”.
Inoltre, il Ministro Bianchi, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e la Commissaria Gabriel hanno visitato il Tecnopolo di Bologna che ospita il Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), la prima infrastruttura installata nell’area del Tecnopolo, e il cantiere in cui è in corso di realizzazione il supercomputer Leonardo.
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Pietro Guerra

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