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Per il ministro «il Pnrr è un’occasione per costruire una nuova scuola, che rispetti le autonomie, ma che sia eguale e di pari opportunità in tutti i territori italiani»
di Redazione Scuola
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«I dati delle rilevazioni Invalsi che sono stati presentati il 6 luglio dimostrano che c’è stata una fase di ripresa dopo gli anni più duri della pandemia e che la scelta di riprendere la scuola in presenza è stata giusta, ha permesso di contenere il calo delle competenze delle studentesse e degli studenti e in molte situazioni proprio di invertire la rotta», così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo alla presentazione dei risultati delle prove Invalsi 2022, che si è tenuta all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
«Dobbiamo ricordare, però, un aspetto: sulla scuola si riverberano questioni che riguardano l’intero Paese, i divari tra Nord e Sud, tra centro e periferie. Dalla scuola possiamo e dobbiamo partire per ricucire le fratture e rimuovere le distanze, ma occorre rispondere a problematiche così articolate con una gamma strutturata di strumenti e interventi che coinvolgono diversi settori e richiedono responsabilità condivise. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una risorsa, un’occasione per costruire una nuova scuola, che rispetti le autonomie, ma che sia eguale e di pari opportunità in tutti i territori italiani», ha concluso il ministro.
, 2022-07-06 14:13:00, Per il ministro «il Pnrr è un’occasione per costruire una nuova scuola, che rispetti le autonomie, ma che sia eguale e di pari opportunità in tutti i territori italiani», di Redazione Scuola