IL PERSONAGGIO Mezzogiorno, 27 settembre 2022 – 07:47 Il neodeputato di Noi Moderati: mi batterò affinché i giovani non emigrino per lavorare di Gabriele Bojano Giuseppe Bicchielli con Giovanni Toti, governatore della Liguria Nell’agone politico c’è sempre un pastorello di nome Davide che sfida e sconfigge il gigante Golia. A Salerno l’eroe del giorno si chiama Giuseppe Bicchielli, giornalista e imprenditore, ed è il candidato di Noi Moderati per la coalizione di centrodestra nel collegio uninominale Campania 2 per la Camera che ha avuto la meglio sul potente esponente deluchiano, vicepresidente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola. Nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe finita così, con Bicchielli che diventa deputato grazie ai quasi dieci punti di percentuale di vantaggio sul diretto avversario (36,25% contro 24,75%). Onorevole, qual è stata da Davide la sua fionda contro Golia-Bonavitacola? «La forza della coalizione che ho rappresentato ma anche la mia estraneità a una cappa di potere che da troppo tempo opprime Salerno. Passare per Golia per aver vinto un collegio storicamente di centrodestra la dice lunga su quanto il sistema ramificato sul territorio fosse così pervasivo, a tal punto da sembrare imbattibile». È vero che lo scranno che andrà ad occupare era destinato al senatore Gaetano Quagliariello? «Sì, la candidatura nel collegio era stata proposta a Quagliariello, lui ha rinunciato a mio favore ritenendo che sarebbe stato incompatibile con la sua concezione della politica accettare di essere paracadutato da un territorio all’altro e che un salernitano appassionato di politica avrebbe potuto interpretare al meglio questa sfida. Gliene sono grato, non solo a livello personale ma anche in termini di esempio in un mondo nel quale per un seggio c’è chi si accapiglierebbe». Quale sarà il suo impegno per il territorio? «Io, partito 30 anni fa da Salerno per cercare fortuna, mi batterò perché nessun giovane avverta più l’impulso di andar via dalla propria terra per costruirsi un futuro. E dunque lavorerò in campo sociale e occupazionale, economico e del welfare. Ovviamente farò in modo che il mio impegno ricada direttamente sul territorio, anche in termini di presenza costante». Lei ha lanciato l’allarme sul caro-bollette: perché secondo lei si profila un rischio usura? «Quello dell’usura è un rischio che le difficoltà economiche improvvise e di grande entità portano spesso con sé. Con l’aggravante che non vi sono famiglie o attività che non usufruiscano in qualche modo dell’energia, dunque il fenomeno questa volta può ‘pescare’ su larga scala. Quello del caro-bollette è un problema assolutamente prioritario, e il presidente Toti ha avanzato una proposta di totale buon senso per fronteggiarlo: riconvertire per sostenere famiglie e imprese i fondi europei e di coesione già stanziati. Risorse pronte, niente nuovo debito. Cosa aspettiamo?» Cosa vuol dire quando si definisce “uno che non è figlio di papà”? «Che mi sono fatto le ossa da solo, conquistandomi palmo a palmo le opportunità che ho incontrato nella vita. Con il massimo rispetto che ho per le persone, la mia non è la storia della dinastia De Luca». A chi sente di dover dire grazie? «Ai miei elettori, certamente. A Gaetano Quagliariello, per i motivi di cui sopra. Ai vertici di ‘Noi Moderati’, che hanno accolto con favore l’ipotesi di una mia candidatura; e per la stessa ragione alla coalizione di centrodestra. Agli amici e militanti che mi hanno sostenuto in questo mese straordinario. E ovviamente alla mia famiglia. Rappresentare la mia terra in Parlamento è un grande onore. Farò di tutto per essere all’altezza della grande fiducia ricevuta». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 27 settembre 2022 | 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-27 09:08:00, Il neodeputato di Noi Moderati: mi batterò affinché i giovani non emigrino per lavorare,