Biden incontra Xi Jinping: le «linee rosse» da fissare al G20

Biden incontra Xi Jinping: le «linee rosse» da fissare al G20

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di Guido Santevecchi

Oggi il faccia a faccia tra i due presidenti prima del G20. Putin, indesiderato, ha deciso di restare a Mosca

Non bisogna aspettarsi annunci di svolte, non «cerchiamo un reset» ha detto la Casa Bianca prima del vertice tra Joe Biden e Xi Jinping . Ma l’obiettivo è vitale: si tratta di fermare la spirale di tensione che ha risucchiato le relazioni tra Stati Uniti e Cina al punto più basso degli ultimi cinquant’anni.

I cinesi, al solito, hanno finto di essersi fatti pregare dagli americani per concedere l’appuntamento, sottolineando che la richiesta è arrivata da Washington. Però, è stato il segretario generale comunista a rivelare una certa ansia di riprendere il dialogo, quando a fine ottobre ha mandato un messaggio per sollecitare «il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione tra Cina e Stati Uniti».

L’incontro di oggi a Bali, che concentra tutta l’attenzione del G20 organizzato dall’Indonesia (l’indesiderato Vladimir Putin ha scelto di restare a Mosca, forse anche per non creare imbarazzi all’amico cinese) è stato preparato tra molte animosità e sospetti reciproci. La crisi cominciata come contesa commerciale ai tempi di Donald Trump è diventata ideologica e si è allargata a tutti i fronti possibili: dalla supremazia tecnologica allo sviluppo di nuove armi nucleari, dalla gestione della minaccia nordcoreana alle libertà politiche cancellate a Hong Kong, alla questione taiwanese, fino alle scelte di campo sulla guerra in Ucraina. Non ci sono dossier internazionali, politici, economici, ambientali sui quali Stati Uniti e Cina vadano d’accordo. E ad agosto Pechino ha chiuso i canali di comunicazione anche sui temi del cambiamento climatico e della lotta contro il narcotraffico. Il vertice Biden-Xi è quindi una svolta in sé, perché apre il principale canale di dialogo tra le due superpotenze.

Ha spiegato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale: «Siamo in mezzo a una competizione feroce, ma il presidente non vuole che scivoli verso un conflitto, spera di individuare aree di possibile cooperazione».


Quello di oggi è il primo vertice in presenza con Xi da quando Biden è entrato alla Casa Bianca, nel gennaio 2021. A causa della pandemia e della chiusura cinese al mondo esterno, da allora ci sono state solo videochiamate tra Casa Bianca e Zhongnanhai (il quartier generale del Partito-Stato accanto alla Città proibita). I cinque vertici virtuali non sono andati bene. Xi ha di fatto evitato di discutere i dossier internazionali, non ha offerto una mediazione per la guerra in Ucraina e ha segnalato ogni volta che la sua Cina ha un obiettivo irrinunciabile: la riunificazione di Taiwan, con le armi se necessario. A Biden che si è detto pronto a difendere l’isola democratica in caso di attacco, Xi ha risposto che «chi gioca con il fuoco muore tra le fiamme». La settimana scorsa il presidente cinese ha indossato mimetica e scarponi anfibi ed è andato tra i generali del comando supremo di Pechino: «Rafforzare l’addestramento in preparazione per una guerra», ha ordinato.

Biden dice di voler «fissare le linee rosse» dei reciproci interessi strategici: «Lo conosco e lui mi conosce, ci parliamo con franchezza». In effetti i due leader avversari si sono incontrati 11 volte quando erano vicepresidenti, tra il 2009 e il 2011. Biden racconta di aver passato con Xi almeno 78 ore a discutere. L’ultima volta era il 2011 e il democratico americano disse ai suoi consiglieri: «Penso che questo signore ci darà molto da fare».

Ora dunque, le due parti cercano punti di possibile collaborazione. Biden vuole capire quanto valga la recente dichiarazione di Xi «contro la minaccia di usare l’arma nucleare in Europa», che sembra una presa di distanza da Putin. E sulla Nord Corea fa sapere ai cinesi che è nel loro interesse frenare Kim Jong-un «perché altrimenti la presenza militare americana in Asia crescerà». La Cina contesta la «mentalità da guerra fredda» (che alimenta con le sue mosse) ma sa che ormai le questioni di sicurezza vanno di passo con quelle commerciali. Xi ha dato «troppo da fare» all’Occidente per poter contare sul business as usual.

14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 08:14)

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, 2022-11-14 07:30:00, Oggi il faccia a faccia tra i due presidenti prima del G20. Putin, indesiderato, ha deciso di restare a Mosca, Guido Santevecchi

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