Bimbo morto a Sharm el-Sheik, non fu unintossicazione alimentare. Ipotesi avvelenamento da contatto

Bimbo morto a Sharm el-Sheik, non fu unintossicazione alimentare. Ipotesi avvelenamento da contatto

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di Lara Sirignano

Per gli inquirenti italiani l’ipotesi investigativa pi accreditata. Dall’Egitto arrivata una relazione di 200 pagine, serviranno settimane per la traduzione. Lo zio del piccolo Andrea: Vogliamo sapere la verit. Intanto la madre Rosalia ha partorito una bimba

Avvelenamento da contatto con sostanze tossiche: potrebbe essere questa la causa della morte di Andrea, il bimbo palermitano di sei anni che ha perso la vita a Sharm el-Sheikh a luglio scorso, mentre si trovava in vacanza in un resort sul mare con i suoi genitori, Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti, allora incinta di 5 mesi. questa l’ipotesi investigativa pi accreditata dopo i primi accertamenti medico-legali che avrebbero, dunque, accantonato la pista dell’intossicazione alimentare avanzata, subito dopo la tragedia, dai sanitari egiziani che visitarono il bambino e i genitori.

In quei giorni anche il padre e la madre della piccola vittima, infatti, si sentirono male e, allarmati, l’1 luglio, si rivolsero alla guardia medica che si trovava vicino al resort. Vennero dimessi poco dopo con la prescrizione di un farmaco per le intossicazioni alimentari. Ma le condizioni di Andrea e del padre non migliorarono e il giorno successivo. Rosalia, che rispetto al resto della famiglia aveva sintomi pi lievi, chiam l’ambulanza. I l figlio mor prima di arrivare all’ospedale internazionale di Sharm nonostante vari tentativi di rianimazione. Il padre fu ricoverato in Rianimazione e tenuto per giorni in coma farmacologico. Trasportato con un aereo ambulanza in Italia, fin al Policlinico di Palermo con gravi problemi renali e una infezione alle vie urinarie, ma si salv.

Dopo l’esposto dei Mirabile sulla vicenda ha aperto una inchiesta la Procura di Palermo. Sulla salma del piccolo era stata eseguita una prima autopsia in Egitto, ma i pm del capoluogo hanno incaricato i medici legali italiani di ripetere l’esame. Nel corso delle operazioni per il consulente dei magistrati, la dottoressa Stefania Zerbo, ha chiesto di poter visionare le conclusioni dei colleghi egiziani, che avevano avuto a disposizione elementi maggiori, a cominciare dal contenuto dello stomaco bambino, per poter arrivare a una soluzione del giallo. Solo dopo mesi la relazione dei sanitari egiziani stata fatta avere al pm Vittorio Coppola che ha incaricato un interprete di tradurla dall’arabo. Una volta tradotto, il documento — 200 pagine in tutto — verr consegnata al medico-legale palermitano.

Per avere una risposta definitiva, dunque, si dovranno aspettare ancora mesi , ma i primi accertamenti medico-legali un punto l’avrebbero gi messo escludendo l’ipotesi egiziana dell’intossicazione alimentare. D’altronde alla tesi che a uccidere Andrea fosse stato il cibo gli inquirenti italiani non hanno mai davvero creduto. Intanto per i sintomi avvertiti dai genitori e dal piccolo: vomito e nausea, ma non dissenteria. La coppia, sentita dalla polizia, inoltre, ha sempre sostenuto di aver mangiato soltanto all’interno del resort, il Sultan Garden, e di aver prevalentemente scelto il ristorante a la carte invece del buffet.

Come possibile dunque che nessun altro turista ospite della struttura nello stesso periodo si sia sentito male? Ma allora con quale sostanza letale possono essere venuti a contatto Andrea e i suoi genitori? La coppia ha fatto solo un’escursione in barca durante la vacanza, trascorsa prevalentemente all’interno del resort. Le indagini dunque dovrebbero concentrarsi sui luoghi dell’albergo frequentati dai tre italiani. A cominciare dalla stanza in cui alloggiavano i Mirabile. Sotto sequestro solo per pochi giorni, la camera stata nuovamente occupata dai clienti del Sultan Garden: trovare indizi l, insomma, ormai praticamente impossibile. Vogliamo sapere cosa accaduto ad Andrea — dice lo zio Roberto Manosperti —. Abbiamo atteso mesi, attenderemo tutto il tempo necessario. Nessuno ci riporter mio nipote, che nei nostri pensieri ogni istante, ma alla verit abbiamo diritto.

12 gennaio 2023 (modifica il 12 gennaio 2023 | 11:11)

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