Bocuse dOr, vince la Danimarca. Grande assente lItalia (che non aveva partecipato alle semi-finali)

Bocuse dOr, vince la Danimarca. Grande assente lItalia (che non aveva partecipato alle semi-finali)

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la competizione

di Benedetta Moro

Al secondo e terzo posto Norvegia e Ungheria: un podio decisamente europeo quello dell’edizione 2023. I premi sono stati consegnati anche da Jerome Bocuse e Dominique Crenn

Danimarca, Norvegia e Ungheria. Dal primo al terzo classificato, ecco i tre Paesi saliti sul podio dell’edizione Bocuse d’Or 2023. Questa sera a Lione, al Sirha Lyon, il Salone internazionale dedicato alla ristorazione, lo chef Jerome Bocuse, figlio del fondatore della manifestazione nata nel 1987, ha annunciato il vincitore, assieme agli altri due premiati (il terzo stato rivelato dal presidente onorario, la chef tristellata Dominque Crenn) del concorso gastronomico paragonato ai mondiali della cucina, che si fa interprete della cucina internazionale, evidenziandone i trend, ma che diventa anche un modo per i diversi Paesi di far conoscerne le proprie abitudini culinarie e chef. L’Italia, che aveva conquistato il decimo posto nel 2021, stata quest’anno la grande assente, non avendo partecipato le selezioni europee, a differenza di Danimarca, Ungheria e Norvegia, e dovr quindi attendere il Bocuse d’Or Europe 2024, che si terr a Trondheim, in Norvegia, il 19 e 20 marzo.

Il podio: chi sono gli chef

Per la Svezia stato premiato Brian Mark Hansen, chef una stella Michelin di Sllerd Kro al Nord di Copenaghen. Trova le sue basi nella cucina mondiale e insiste nell’utilizzare solo prodotti di stagione. Oggi considerato uno degli artisti culinari pi in vista in Danimarca, ma anche in Europa. In rappresentanza della Norvegia ha ottenuto il secondo posto Filip August Bendi. Originario di Sandnes, una piccola citt nella Norvegia occidentale, proviene da una lunga stirpe di ristoratori. Dopo un’esperienza al Noma di Copenaghen, diventa commis dello chef Gunnar Hvarnes al Bocuse d’Or 2011, dove il duo vince il Bocuse de Bronze. Successivamente ha collaborato per un periodo con Daniel Boulud a New York, per poi tornare in patria nel 2018 come responsabile delle creazioni culinarie per la catena Thon Hotels di Oslo. Bence Dalnoki invece lo chef che ha fatto vincere l’Ungheria, un esperto della cucina tradizionale del suo paese come sous-chef al ristorante stellato Michelin Stand di Budapest. Ha vinto la selezione ungherese del Bocuse d’Or, combinando con grazia eredit ungheresi e tecniche professionali di alta gastronomia.

Gli altri premi

Tra gli altri premi, il SocialCommitment award, con lo scopo di premiare l’impegno sociale in aree legate al cibo e alla ristorazione, che stato assegnato al Messico. Alla Norvegia stato invece consegnato The Best Commis Chef award. La Francia ha vinto il premio della giuria per aver preparato il miglior menu Feed the Kids a base di zucca mentre un gruppo di cinque bambini ha scelto il Giappone per aver realizzato il miglior menu per la fascia di giovanissimi. Il premio per il miglior piatto andato alla Svezia.

La due giorni

Sono stati 24 i Paesi partecipanti all’edizione di quest’anno – esclusa l’Italia che aveva deciso di non partecipare alle selezioni europee, decidendo invece di prepararsi meglio per la prossima edizione – : dodici squadre hanno presentato i propri piatti domenica, le restanti luned. Nella prima giornata ha dato il via alla competizione la Norvegia chiusa invece dallo Sri Lanka. Danimarca e Mauritius hanno avviato e concluso la seconda giornata di lavori, luned.

Le prove

Due le prove da realizzare in sei ore, in cui si sono cimentate le squadre di chef. Il tema principale del piatto stata la rana pescatrice, pesce noto per il suo aspetto poco attraente, ma anche per la finezza e la qualit delle sue carni. Ogni chef ha avuto a disposizione due pesci e sei capesante per creare un piatto caldo per 15 persone, presentati su due taglieri separati, accompagnati da due contorni composti esclusivamente da prodotti vegetali emblematici del Paese. Un terzo contorno stufato stato presentato in ciotole individuali. Nutrire i bambini stato al centro dell’altra prova, un modo per sottolineare l’importanza dell’alimentazione per la salute dei bambini. Gli chef hanno quindi avuto il compito di creare un men a base di zucca, un ingrediente dalle tante variet che fa parte del DNA del Bocuse d’Or. Per bilanciare il piatto principale, ogni candidato ha inserito nella propria ricetta un uovo.

Le giurie

Purezza del gusto, rispetto del prodotto, attenzione ai dettagli e naturalmente creativit. Sono questi i criteri a cui si attenuta la giuria di 24 chef — da Scott Picket di Estelle a Melbourne, a Rohan Fernandopulle di Waters Edge, Battaramulla, nello Sri Lanka, ciascuno proveniente dai Paesi delle squadre partecipanti —, che ha testato tutti i piatti in gara. Presidente onorario: Dominique Crenn. La seconda giuria di 12 chef, cosiddetta Kitchen jury, si invece occupata di controllare che venissero rispettate regole e regolamento oltre che osservare la professionalit dei candidati, la gestione della pressione e l’utilizzo degli ingredienti in un’ottica anti-spreco. E in questo caso l’Italia c’era con il tristellato Enrico Crippa di Pizza Duomo ad Alba, che ha fatto parte del gruppo assieme a un altro tre stelle Michelin, Alexandre Mazzia di AM a Marsiglia, e ad altri chef come Amandine Chaignot del Pouliche, a Parigi.

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