di Redazione Sport
È attesa per oggi 13 aprile la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso dei nerazzurri contro le prime due decisioni sul mancato assegnamento della vittoria. Le chiavi del ricorso: il mancato reclamo e la lista dei contatti presentati dal Bologna. I rischi «politici» dello 0-3
È attesa per oggi, mercoledì 13 aprile, la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sul caso Bologna-Inter, cioè sul ricorso dei nerazzurri contro le prime due decisioni del Giudice sportivo e della Corte sportiva d’appello della Figc sul mancato assegnamento del 3-0 a tavolino della gara del 6 gennaio alla quale il Bologna non si presentò a causa della quarantena imposta dall’Asl 27. In realtà, la data del recupero è stata fissata (mercoledì 27 aprile, orario da definire perché quel giorno c’è l’andata di una delle due semifinali di Champions), ma l’Inter ritiene di avere delle possibilità per l’assegnazione del 3-0 a tavolino.
I due punti forti del ricorso Inter
I precedenti dicono che il match si giocherà perché il ricorso verrà bocciato, ma l’Inter ci crede per due motivi: il primo è il mancato reclamo del Bologna, il secondo la «strana» lista dei contatti stretti. Elementi che, secondo i legali dei nerazzurri, differenziano il comportamento del Bologna dalle altre squadre impossibilitate a uscire dalla bolla a causa di un focolaio. Il Bologna, dal canto suo, è convinto che verrà confermato lo svolgimento del match.
1. Il reclamo mancante
L’avvocato dell’Inter Angelo Capellini basa la propria tesi intanto sul fatto che il Bologna al tempo non ha fatto né il preannuncio di reclamo né il reclamo. Da parte bolognese sostiene che ormai il provvedimento dell’Asl va considerato già un reclamo in sé. Ma il tema resta formalmente da chiarire.
2. La lista dei contatti
Il secondo elemento che potrebbe dare forza al ricorso dell’Inter è legato alla lista delle persone entrate in contatto con i giocatori positivi in quei giorni. La Asl di Bologna aveva chiesto alla società la lista dei contatti stretti e l’elenco inviato invece è stato quello che si manda normalmente in Lega Serie A con tutti i tesserati, comprensivo anche di giocatori che in quel momento si trovavano in Coppa d’Africa o, uno, in Uruguay. Poiché il provvedimento della Asl si è basato su questa lista, secondo gli avvocati nerazzurri ci sarebbe qualche crepa.
Cosa può succedere
L’ipotesi più probabile, dicevamo, resta la bocciatura del ricorso, anche perché ci sarebbe un rischio politico. Un eventuale 3-0 a tavolino per l’Inter avrebbe infatti ripercussioni pesantissime sulla classifica, con la squadra di Inzaghi che si ritroverebbe con un punto di vantaggio sul Milan e tre sul Napoli, ed è facile immaginare le polemiche che ne deriverebbero. D’altro canto, se gli elementi presentati dall’inter dovessero risultare convincenti, questo non sarebbe un motivo tecnico per fermare la giustizia. C’è poi un’altra eventualità: un ulteriore ricorso al Tar del club«perdente», ipotesi che sarebbe da escludere anche perché i tempi sarebbero troppo lunghi. Oggi, al più tardi giovedì 14, sapremo. Ad avere fretta non sono solo Bologna e Inter.
13 aprile 2022 (modifica il 13 aprile 2022 | 15:48)
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, 2022-04-13 14:26:00, È attesa per oggi 13 aprile la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni sul ricorso dei nerazzurri contro le prime due decisioni sul mancato assegnamento della vittoria. Le chiavi del ricorso: il mancato reclamo e la lista dei contatti presentati dal Bologna. I rischi «politici» dello 0-3, Redazione Sport