Bolsonaro, lex leader sconfitto rifugiato in Florida. La famiglia: È in ospedale

Bolsonaro, lex leader sconfitto rifugiato in Florida. La famiglia: È in ospedale

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di Viviana Mazza

I legami con Trump, gli attacchi della sinistra e il ruolo del terzo figlio dell’ex presidente, ideologo del movimento dei bolsonaristi

DALLA NOSTRA INVIATA
ORLANDO — stato fotografato mentre mangiava con gusto il pollo fritto da Kfc, girava distrattamente tra le corsie di un supermercato, posava in bermuda con i fan tra le palme. Il 30 dicembre, due giorni prima della fine del suo mandato (e dell’immunit) presidenziale, Jair Bolsonaro si rifugiato in Florida, in un resort vicino a Disneyworld, affittando la villa dell’amico lottatore di arti marziali miste Jos Aldo.

Anche ieri arrivavano in processione gruppetti di ammiratori — le giovanissime turiste brasiliane con le stesse magliette della nazionale indossate dai rivoltosi e il muratore Marcus Paulino che vive da 40 anni in Massachusetts erano accomunati dalla convinzione che Bolsonaro sia stato il nostro miglior presidente. Jair per non c’era. Max, il guardiano, diceva a tutti: uscito presto stamattina per degli incontri, una conferenza.

Il quotidiano O Globo, pi tardi, lo dava invece ricoverato per forti dolori addominali all’ospedale AdventHealth Celebration, a dieci minuti dalla villa. Forse sta male davvero: nel 2018 fu pugnalato all’addome in campagna elettorale e ha subito diverse operazioni. Ma chi di negazionismo ferisce, di negazionismo perisce: alcuni suoi critici non ci credono, sostengono che faccia finta, perch sotto pressione.

Rifugio

Alcuni deputati americani del partito democratico si riuniranno per spingere per l’estradizione di Bolsonaro (che forse arrivato con un visto A-1, da capo di Stato). Gli Usa non dovrebbero dare rifugio a questo dittatore che ha seguito il manuale di Trump per ispirare i terroristi in Brasile, ha detto Joaquin Castro del Texas, seguito da Alexandria Ocasio-Cortez di New York. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha detto ieri ai giornalisti: Non abbiamo ricevuto al momento nessuna richiesta ufficiale del governo brasiliano riguardo a Bolsonaro. Ma se arriva, ha promesso di valutarla seriamente.

Da Citt del Messico, al vertice dei leader dell’America del Nord, Biden, con Lopez Obrador e Trudeau ha condannato i disordini. La sinistra americana vede ormai nella Florida, residenza di Donald Trump ma soprattutto fortezza del governatore e pi temibile candidato repubblicano alla Casa Bianca Ron DeSantis, un covo di sovversivi e sovranisti, tanto che l’umorista Frank Cerabino sul Palm Beach Post si diceva certo che il prossimo sar Putin. Nel Sunshine State sono stati pianificati tentati golpe ad Haiti e in Venezuela.

A Orlando lo scorso weekend, secondo il quotidiano brasiliano Estadao, c’era anche Anderson Torres, ex ministro della Giustizia di Bolsonaro e poi responsabile della sicurezza di Brasilia, licenziato domenica e accusato di reati e omissioni per la rivolta: lui ha criticato le violenze e aggiunto che era in vacanza con la famiglia e non ha visto Jair.

Il figlio 03

C’ sempre stata intesa tra Trump e Bolsonaro quand’erano al potere, ma il collante con il clan trumpiano sempre stato Eduardo, il terzogenito di Jair, detto 03, che ha appena celebrato i 38 anni con una torta forma di revolver calibro .38. Eletto parlamentare a 30 anni nel 2014, Eduardo considerato l’inviato internazionale e ideologo del padre, che prov a nominarlo ambasciatore a Washington ma il parlamento si ribell. un altro come Salvini, un altro giovane leader emergente sulla scena mondiale, disse al Corriere Steve Bannon a fine dicembre 2018.

Il mese prima Eduardo era stato suo ospite per due cene: una a Washington con una cinquantina di persone tra cui il cardinale Mueller, l’altra a New York al 21 Club. A luglio ho passato una giornata intera con lui — aggiunse l’ex stratega di Trump —: consigli informali, non mi faccio pagare. Quel che faccio io connettere le persone. Eduardo era a Washington anche il 6 gennaio 2021, giorno dell’assalto al Congresso. Nel suo ufficio ha incorniciato un messaggio di Trump: Eduardo, sei grande. Un endorsement per il tuo meraviglioso padre arriver presto ed stato pi volte a Mar-a-Lago — l’ultima dopo la sconfitta del 30 ottobre. Durante quel viaggio, oltre a chiamare Bannon (che rivendica di aver coniato lo slogan dei manifestanti #BrasilianSpring e ha usato il suo podcast per accusare Lula di brogli), Eduardo vide a pranzo — in Florida ovviamente — Jason Miller, ex portavoce di Trump e ora amministratore del social di destra Gettr.

Su quella stessa piattaforma, Bannon — condannato a 4 mesi di carcere per aver rifiutato di testimoniare alla Camera sul 6 gennaio ma libero in attesa d’appello — definiva freedom fighters i rivoltosi in Brasile. Ma guardava gi al di l di Jair: Il movimento andato oltre i Bolsonaro, come negli Stati Uniti andato oltre Trump.

9 gennaio 2023 (modifica il 9 gennaio 2023 | 23:37)

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