«Bones and All», Timothée Chalamet: «Luca Guadagnino è la mia roccia»

«Bones and All», Timothée Chalamet: «Luca Guadagnino è la mia roccia»

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di Redazione Spettacoli

Il 26enne attore Usa a Roma con il regista per presentare il film vincitore a Venezia di due premi, nelle sale dal 23 novembre. Guadagnino: «Attori generosi, mi sento un privilegiato»

«Luca Guadagnino è per me un vero mentore, una roccia, un grande amico, tra di noi c’è una reale partnership, è una fonte di ispirazione continua, irreplicabile. Dietro a “Bones and All” non ci sono interessi o grandi corporation, il film esiste perché Luca gli ha infuso la vita». Timothée Chalamet, 26 anni, parla dinanzi a un piccolo gruppo di giornalisti nella capitale accanto al suo «mentore» Luca Guadagnino per presentare «Bones and All»: il film vincitore a Venezia di due premi uscirà nelle sale il 23 novembre.

È il racconto del primo amore tra Maren (Taylor Russel), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Timothée Chalamet), un solitario dall’animo combattivo. La pellicola è anche il viaggio on the road di due giovani che, alla continua ricerca di identità e bellezza, tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli che non riesce a tollerare la loro natura. Nel cast anche Mark Rylance, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper, Jake Horowitz.

«“Bones and All” è una storia d’amore che si svolge intorno agli anni ‘80 nell’America “reaganiana”, un’atmosfera di promesse poi disattese, con cicatrici non ancora rimarginate — spiega ancora Chalamet —. I due protagonisti sono creature isolate dal resto del mondo, degli outsider, esseri “macchiati”, il cannibalismo li ha uniti, ma entrambi lottano per essere degni di essere amati. L’amore come salvezza, cura, terapia. Un isolamento, quello dei due protagonisti — aggiunge il divo Usa — che abbiamo vissuto sulla nostra pelle in questi ultimi anni, che non si discosta da quello che oggi celebrano alcuni governi nazionalisti, un ritorno al passato autoritario, in cui si celebra l’individualismo».

«Una “fiaba” di solitudini “Bones and All” che si taglia sulla vastità di un vuoto e di un vagabondaggio inesorabileinterviene Luca Guadagnino —. Solitudini che chiedono, però, di essere spezzate mentre due esseri cercano di guardarsi l’uno nell’altro, perché “l’amore è l’unica cosa che ci rende liberi”». Ed ha concluso ricordando il cast,la giovanissima Taylor Russell . «L’ho conosciuta via zoom — ricorda il regista — non avrei mai interrotto la nostra conversazione. È un’attrice seria, importante, come tutto il cast di interpreti che ho scelto per il mio film. Generosi, straordinari, superbi, sono stato viziato da loro. Mi sento un uomo privilegiato», conclude il 51enne regista palermitano.

12 novembre 2022 (modifica il 12 novembre 2022 | 18:48)

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, 2022-11-12 17:49:00, Il 26enne attore Usa a Roma con il regista per presentare il film vincitore a Venezia di due premi, nelle sale dal 23 novembre. Guadagnino: «Attori generosi, mi sento un privilegiato», Redazione Spettacoli

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