di Salvatore Riggio
L’intervista alla Gazzetta del difensore ora capitano: «Mi sono confrontato con Allegri: il rapporto è diretto e schietto. La corsa scudetto? La più forte è l’Inter ma non dobbiamo provarci. Chiellini lascia un’eredità importante»
Con l’addio di Chiellini, che chiuderà la carriera in Mls, ai Los Angeles FC, inizia una nuova vita juventina per Leonardo Bonucci. Che in questa stagione avrà così un nuovo compagno di reparto. Non de Ligt, che ha deciso di trasferirsi al Bayern Monaco, ma Bremer, strappato all’Inter.
«La partenza di Matthijs non mi ha sorpreso. Alcune sue dichiarazioni lasciavano capire che non voleva restare alla Juventus. Però, penso che alla base di tutto serva rispetto, il gruppo con cui è stato per tre anni gli è servito per crescere e la società ha investito su di lui. Gli auguro il meglio, però certe frasi dette in Nazionale sono state poco carine. Ne abbiamo parlato dopo le vacanze e lui ha capito. Il Bayern è un grande club, ma non è detto che in una squadra top sei destinato a vincere», ha detto Bonucci nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
E ancora: «Bremer è un giocatore di talento con un grande avvenire, negli ultimi due anni con il Torino è cresciuto tantissimo, ha potenzialità e un fisico impressionante. Per il dopo De Ligt la società ha fatto l’acquisto migliore. Noi abbiamo altri due difensori affidabili: Rugani è cresciuto negli ultimi due anni e Gatti ha qualità che ricordano me e Chiellini. Deve migliorarsi in tante cose, ma ha l’umiltà per diventare un difensore affidabile. È pronto per la Juve».
Il mercato bianconero prosegue. Piacciono Paredes per il ruolo di regista e si punta al ritorno di Morata in attacco. Ma uno dei nomi delle scorse settimane è stato quello di Zaniolo: «Ha grande talento e forse non conosce ancora le sue potenzialità, se resterà alla Roma potrà esaltarsi con Dybala, se arriverà da noi cercheremo di metterlo a suo agio. Ma alla Juve non bastano solo le qualità calcistiche», ha aggiunto Bonucci.
Per il difensore bianconero sono state settimane importanti, anche per trovare un’intesa con Massimiliano Allegri. Un tecnico con il quale i rapporti, in passato, non sempre sono stati idilliaci: «Il mio rapporto con lui? Diretto e schietto. A fine stagione ci siamo confrontati, dopo un anno in cui un po’ tutti siamo mancati in qualcosa ho rivisto in questi giorni l’Allegri che ha voglia di tornare a vincere. Dice che abbiamo il dovere di puntare allo scudetto? Con questa maglia non può essere altrimenti. Il tempo che passa deve essere quello tra una vittoria e l’altra. Io l’ho imparato dopo un anno difficile e speriamo che quello appena trascorso sia come la mia prima stagione bianconera, ovvero il preludio di tanti successi».
Ma per il tricolore non sarà facile. Le rivali sono agguerrite: «Credo che la squadra più forte sia l’Inter perché ha ritrovato Lukaku che può fare la differenza, anche se Dybala alla Roma mi incuriosisce perché può diventare un simbolo. Il mio incubo peggiore è sempre Zapata. Il Milan avrà la pressione di riconfermarsi, l’Inter se terrà Skriniar sarà la più completa, poi ci siamo noi e bisogna fare attenzione alla Lazio».
Sarà un duello importante che Bonucci affronterà con la fascia di capitano sul braccio: «Finalmente ce l’ho fatta. Ho sempre interpretato il mio ruolo dentro lo spogliatoio, ora sono il più vecchio del gruppo e l’esempio, la responsabilità e l’orgoglio di portare questa maglia dovranno essere ancora più forti. I compito di un buon capitano? Essere d’esempio, ma un buon capitano deve avere soprattutto un buon gruppo alle spalle. Noi siamo riusciti a vincere un Europeo anche grazie alla forza del gruppo. In questi giorni sto vedendo nella Juventus la voglia di stare insieme e l’entusiasmo. Bisogna essere duri quando serve e sorridere quando si può fare. In allenamento c’è un clima di entusiasmo e i nuovi sono molto importanti. Chiellini lascia un’eredità perché nella sua ventennale carriera alla Juve è stato un esempio con Buffon e Del Piero. Spero di aver appreso i suoi tanti pregi, io cercherò di essere me stesso e di mettermi a disposizione. Quando mi ha lasciato la fascia Giorgio mi ha detto “ora sono affari tuoi” perché dopo un anno in cui la Juve non ha vinto ripartire non è facile, la società sta facendo investimenti importanti per tornare subito al top, sta a noi creare l’alchimia per riportare la squadra dove merita».
23 luglio 2022 (modifica il 23 luglio 2022 | 12:12)
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, 2022-07-23 13:28:00, L’intervista alla Gazzetta del difensore ora capitano: «Mi sono confrontato con Allegri: il rapporto è diretto e schietto. La corsa scudetto? La più forte è l’Inter ma non dobbiamo provarci. Chiellini lascia un’eredità importante», Salvatore Riggio