Dl Aiuti bis
di Claudia Voltattorni27 lug 2022
Il nuovo bonus 200 euro arriverà nel decreto Aiuti bis ma solo a quelle categorie di lavoratori – precari della scuola, stagionali, lavoratori agricoli – che erano stati esclusi dalla misura contenuta nel primo decreto Aiuti. Lo avevano chiesto i sindacati al governo e nell’incontro di mercoledì mattina tra il premier Mario Draghi e i tre leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, è arrivata la conferma: bonus anche per loro. Ma non arriverà, come si attendeva, un nuovo bonus 200 euro per tutti i lavoratori e pensionati che lo hanno già ottenuto nel mese di luglio. Vengono prorogate invece le misure sul taglio delle accise sul prezzo dei carburanti e gli sconti in bolletta. E forse, anticipa il leader Uil Bombardieri, potrebbe aumentare ancora la tassa sugli extra-profitti delle aziende energetiche.
Aumento del netto in busta paga
Nel provvedimento da oltre 14 miliardi di euro («cifre non banali», ha sottolineato il premier) che dovrebbe arrivare la prossima settimana ci sono interventi anche sugli stipendi: viene promesso così l’aumento all’1% della decontribuzione dei redditi fino a 35 mila euro fino al 31 dicembre 2022 che si tradurrà in un aumento del netto in busta paga, così come era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil che infatti sottolineano come dal «governo siano arrivate alcune prime risposte che vanno nella direzione delle nostre richieste» (Landini), mentre Sbarra (Cisl) evidenzia come «il governo nonostante la crisi abbia mantenuto l’impegno con i sindacati, lo abbiamo apprezzato».
Pensioni rivalutate
Per quanto riguarda il capitolo pensioni, riferiscono i sindacati e lo conferma anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando presente al tavolo a Palazzo Chigi insieme con i ministri dell’Economia, della Pubblica amministrazione, dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole Daniele Franco, Renato Brunetta, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, proprio per aiutare a combattere gli effetti dell’inflazione il governo starebbe valutando un anticipo della rivalutazione delle pensioni già dal mese di settembre 2022, anziché dal gennaio 2023 come previsto, un anticipo di 4 mesi (più la tredicesima) che sosterrebbe le pensioni più basse.
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, 2022-07-27 13:19:00, Il premier Draghi ha ricevuto i leader di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi: nuovi interventi per lavoratori fino alla fine del 2022. Si studia rivalutazione delle pensioni già da settembre. Ipotesi nuovo aumento tassa extraprofitti, Claudia Voltattorni