di Pieremilio Gadda e Francesca Monti28 febbraio 2022
Era inevitabile che l’invasione russa dell’Ucraina scatenasse il panico sui mercati: Borse europee in picchiata, con perdite tra il 3% e il 4% nella prima seduta dopo l’inizio delle operazioni militari, poi in gran parte recuperate, Mosca in caduta libera, -33%, la volatilità che s’impenna, l’oro su, il petrolio sopra i 100 dollari al barile e il gas alle stelle. Ma la reazione immediata dei mercati non è mai il metro giusto per impostare una strategia di portafoglio adatta a gestire la fase di smarrimento che si apre dopo uno shock improvviso. Vale anche oggi, mentre inizia la conta drammatica delle vittime e gli analisti provano a quantificare il potenziale impatto della crisi bellica su economia, profitti delle aziende e listini azionari, che intanto cercano un assestamento.Un aiuto viene dalla storia dei mercati finanziari. L’Economia ha preso in esame cinque dei peggiori crolli recenti, dalla prima Guerra del Golfo del 1990 allo scoppio della pandemia attuale.
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