Borse, Europa positiva sui primi segnali di distensione in Ucraina. Milano + 1,32%

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Un cauto ottimismo conquista i mercati nella mattinata di martedì 15 febbraio: girano tutte al rialzo le principali borse europee spinte dai futures Usa e dalla fiducia su una possibile soluzione diplomatica alla crisi tra Russia e Ucraina.
Le Borse europee restano comunque in allerta sulle tensioni geopolitiche così come sulla politica monetaria della Federal Reserve e aprono la giornata con un andamento volatile: nei primi minuti gli indici hanno proseguito la flessione per poi invertire rapidamente la direzione provando il rimbalzo. Nel corso della mattinata il rialzo si fa più deciso. A favorire l’inversione di tendenza sarebbero i primi segnali di de-escalation, riferiti dall’agenzia russa Interfax, sul ritorno alle basi permanenti di alcune truppe di Mosca impegnate in esercitazioni verso i confini ucraini.

Piazza Affari trainata dai bancari

Londra sale dello 0,81%, Francoforte dell’1,44% e Parigi dell’1,31%. Accelera invece al ribasso il prezzo del petrolio: con una flessione di oltre due punti percentuali il Wti scambia a 92,8 dollari al barile e il Brent a 94,1 dollari.
Il Ftse Mib sale in apertura di oltre l’1%, con lo spread in calo a 167 punti. Banche e risparmio gestito fanno da traino. Acquisti su Banco Bpm (+5,6%) con le indiscrezioni de «Il Messaggero» secondo cui nel cda odierno il ceo di Unicredit dovrebbe fare una informativa sull’operazione Banco Bpm al centro della speculazione nella scorsa settimana.
In scia Bper (+3,5%) che ha ottenuto dal Fondo interbancario di tutela dei depositi il via libera per l’acquisto di Carige. Rialzi sopra i due punti percentuali per Exor, Stellantis, Ferrari, Banca Generali, Finecobank, Leonardo, Pirelli e Prysmian. Unico titolo in negativo è Interpump, che lascia sul terreno il 2,54%.

Dollaro forte

Sul mercato valutario, si conferma la forza del dollaro sulla prospettiva di una stretta Fed piu’ rapida delle attese: il cambio tra euro e dollaro si attesta a 1,1314 da (1,1304), mentre il dollaro/yen scende leggermente a 115,34 da 115,62. Euro/yen a 130,49 (da 130,71). Prezzi del petrolio in flessione di circa un punto percentuale: Brent aprile a 95,6 dollari al barile, Wti marzo a 94,5 dollari al barile. Gas sotto gli 80 euro al megawattora in Europa: sulla piattaforma Ttf il future marzo scende a 79,7 euro.

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