BowelBabe, morta a 40 anni la professoressa inglese simbolo della lotta al cancro

BowelBabe, morta a 40 anni la professoressa inglese simbolo della lotta al cancro

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di Luigi Ippolito

Deborah James aveva saputo di essere malata a 35 anni: ha trasformato la sua malattia in un fatto pubblico per sensibilizzare gli inglesi. William e Kate l’hanno voluta insignire del titolo di Dama dell’Impero

Dal nostro corrispondente

LONDRA — Per il suo milione di followers su Instagram era BowelBabe (la Bambola Viscerale, potremmo tradurre): ma le viscere cui faceva riferimento erano quelle attaccate dal tumore che se l’è portata via ieri, a soli 40 anni. Stamattina la morte di Deborah James campeggiava su tutte le prime pagine dei giornali inglesi: perché la coraggiosa ex vice-preside di scuola era diventata il simbolo della battaglia contro il cancro all’intestino, una lotta portata avanti con determinazione, fascino e senso dell’umorismo.

Deborah ha sempre rifiutato di arrendersi, fin da quando le era stato diagnosticato un tumore in fase avanzata, poco prima del Natale del 2016, all’età di 35 anni. Allora le era stato dato solo l’8 per cento di possibilità di sopravvivere altri cinque anni: ma lei aveva superato ogni aspettativa compiendo 40 anni lo scorso ottobre. Durante tutto questo tempo, Deborah aveva trasformato la sua malattia in un evento pubblico per sensibilizzare le coscienze e raccogliere fondi per la ricerca: teneva una rubrica sul Sun, il quotidiano popolare, aveva condotto un podcast sulla Bbc chiamato «Tu, Io e il Grande C», aveva scritto un libro intitolato «F*** Cancer» (Vaffa al Cancro), partecipava a trasmissioni televisive dal suo letto d’ospedale.

Uno spirito indomito, il suo: appassionata di jogging, andava di corsa dalla sua casa nel sud di Londra fino alla clinica del centro per ritirare i risultati dei suoi test; e si presentava alle sedute di chemioterapia vestita di paillettes e lustrini. A darle forza, la sua famiglia: il marito Seb, cui è stata sposata per 13 anni, e i figli Hugo, 14 anni, ed Eloise, 12, che le sono stati accanto fino all’ultimo.

Dall’estate scorsa la salute di Deborah aveva subito un drastico deterioramento ed era cominciato un calvario di operazioni. Ma neppure questo l’ha fermata: dopo aver appreso il mese scorso che era ormai in fase terminale, si è lanciata in un’ultima raccolta di fondi che ha rastrellato un milione di sterline in 24 ore e ha raggiunto quasi i 7 milioni. E in questi ultimi giorni di vita ha messo su la BowelBabe Foundation, una fondazione per far sì che i suoi sforzi continuino anche dopo la sua scomparsa.

Ma il suo impegno è stato diretto soprattutto a demistificare il cancro all’intestino e a rompere i tabù che lo circondano. Nel messaggio d’addio scritto su Instagram, si legge: «Trova una vita degna di essere goduta; prendi rischi; ama profondamente; non avere rimpianti; e mantieni sempre, sempre, una speranza ribelle. E infine, controlla la tua popò: potrebbe salvarti la vita».

Stamattina sono arrivati messaggi di cordoglio da ogni parte, a cominciare dal primo ministro Boris Johnson. Ma il gesto più bello lo aveva forse fatto il mese scorso il principe William, che si era presentato al suo capezzale per insignirla del titolo di Dama dell’Impero: una onorificenza che normalmente viene concessa solo due volte l’anno a Buckingham Palace ma che nel suo caso ha richiesto appena 24 ore per essere organizzata nel giardino di Deborah. «Ogni tanto — hanno detto William e la moglie Kate — qualcuno cattura il cuore della nazione col suo gusto per la vita e il tenace desiderio di restituire alla società. BowelBabe è una di quelle persone speciali».

29 giugno 2022 (modifica il 29 giugno 2022 | 17:57)

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, 2022-06-29 20:22:00, Deborah James aveva saputo di essere malata a 35 anni: ha trasformato la sua malattia in un fatto pubblico per sensibilizzare gli inglesi. William e Kate l’hanno voluta insignire del titolo di Dama dell’Impero, Luigi Ippolito

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