Tredicenne cardiopatico morì in gita: chiesti 8 mesi per l’insegnante

Tredicenne cardiopatico morì in gita: chiesti 8 mesi per l’insegnante

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di Redazione Milano

Il caso di Alessio Quaini, che soffriva di cardiomiopatia come il fratello gemello Simone, morto a 3 anni. Il ragazzo si sentì male ad aprile 2014, salendo i 40 gradini del Comune di Villanuova sul Clisi

Accusò un malore mentre stava salendo i 40 gradini che portano alla sala civica del Comune di Villanuova sul Clisi, nel Bresciano, e morì a 13 anni in gita scolastica, la mattina dell’11 aprile 2014. Il pubblico ministero Carlo Pappalardo, del Tribunale di Brescia, mercoledì ha chiesto 8 mesi per l’insegnante che aveva la responsabilità di Alessio Quaini, affetto da cardiopatia congenita. Alessio e il gemello Simone, nati nel 2000 a Vallio Terme, in provincia di Brescia, soffrivano di cardiomiopatia ipetrofica dilatativa. Il primo ad avere sintomi era stato Simone, che morì a 3 anni mentre era in attesa di trapianto. Alessio invece era stato bene fino al 2010, quando aveva avuto la prima crisi cardiaca e gli era stato impiantato un defibrillatore interno.

Per il consulente del pm e per i medici che lo avevano in cura e che gli avevano impiantato il defibrillatore, lo sforzo di salire le scale durante la gita era stato un ostacolo insormontabile. Bisognerà ora attendere il 28 settembre per sapere se, secondo il tribunale, per la morte di Alessio ci sono delle responsabilità colpose. Per il pm, la professoressa sapeva della malattia e non doveva far fare quello sforzo al ragazzo.

La difesa ha evidenziato che non è stato esaminato il defibrillatore di Alessio, che avrebbe potuto rivelare o meno con certezza l’aritmia. Non c’era certificazione medica portata a scuola e che solo qualche mese prima il ragazzo era stato al Vittoriale, dove le scale non mancano. Ma sempre secondo il pm l’insegnante avrebbe dovuto vigilare. La difesa, rappresentata dall’avvocato Ennio Buffoli, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Stando a una consulenza difensiva, quella morte fu «inattesa per un peggioramento improvviso in un quadro di stabilità clinica». Si trattò insomma di una terribile e imprevedibile causalità. Il giudice ha aggiornato l’udienza al 28 settembre per repliche e a seguire sentenza .

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15 settembre 2022 (modifica il 15 settembre 2022 | 11:20)

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, 2022-09-15 20:33:00, Il caso di Alessio Quaini, che soffriva di cardiomiopatia come il fratello gemello Simone, morto a 3 anni. Il ragazzo si sentì male ad aprile 2014, salendo i 40 gradini del Comune di Villanuova sul Clisi, Redazione Milano

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