Brexit, la norma per i cittadini Ue: chi ha  la residenza provvisoria non la perde

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Il ministero dell’Interno di Londra ha annunciato l’intenzione di fare appello. La decisione riguarda potenzialmente anche 600 mila italiani

Importante vittoria giudiziaria per milioni di europei (e centinaia di migliaia di italiani) che vivono in Gran Bretagna dopo la Brexit: un giudice dell’Alta Corte ha stabilito che chi ha la residenza provvisoria di cinque anni (il cosiddetto pre-settled status) non pu perdere i suoi diritti allo scadere del permesso.

Al momento, chi era in Gran Bretagna da meno di cinque anni alla data della Brexit ha potuto ottenere solo una residenza provvisoria, allo scadere della quale, senza una nuova trafila per renderla permanente, si rischia di perdere l’accesso al lavoro, alla sanit, alla casa o addirittura di essere deportati dal Paese. Ma l’Alta Corte ha deciso che questa sarebbe una violazione dell’Accordo di Recesso concluso fra Londra e l’Unione europea e che dunque chi ha la residenza provvisoria, una volta maturati cinque anni di permanenza in Gran Bretagna, deve poter vedere automaticamente convalidati i propri diritti, senza bisogno di far nulla.

Si tratta di una decisione che investe tantissimi italiani: sono quasi 600 mila i nostri connazionali che hanno aderito al Settlement Scheme, il meccanismo di regolarizzazione degli europei in Gran Bretagna, ma circa il 40% di essi ha ottenuto in prima istanza soltanto la residenza provvisoria. Chi di questi – magari perch anziano, vulnerabile, o semplicemente per dimenticanza – dopo 5 anni non passava alla residenza permanente, rischiava di diventare un indesiderato nel Regno Unito, un immigrato illegale. La Autorit Indipendente di Monitoraggio, che vigila sugli accordi a favore degli europei, ha portato la questione davanti all’Alta Corte, col sostegno della Commissione europea, e ha ottenuto questa importante sentenza che sostanzialmente d torto al governo britannico nella sua interpretazione degli accordi con la Ue.

Il ministero dell’Interno di Londra ha annunciato l’intenzione di fare appello, ma intanto the3million, l’associazione che rappresenta i residenti europei in Gran Bretagna, ha salutato il riconoscimento del fatto che chi vive legalmente qui non pu essere spogliato dei propri diritti.

21 dicembre 2022 (modifica il 21 dicembre 2022 | 13:35)

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, 2022-12-21 16:33:00, Il ministero dell’Interno di Londra ha annunciato l’intenzione di fare appello. La decisione riguarda potenzialmente anche 600 mila italiani, Luigi Ippolito

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