risparmio
di Andrea Rinaldi17 feb 2023
La sede del ministero del Tesoro in Via XX Settembre a Roma
Cinque miliardi di euro emessi con la prima tranche del nuovo Btp a 30 anni. Il titolo del Tesoro stato collocato al prezzo di 99,559, con un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,578%, pagato in due cedole semestrali. A effettuare l’operazione un sindacato costituito da cinque lead manager: Deutsche Bank, J.P. Morgan, Nomura Financial Products Europe GmbH, Socit Gnrale Investment Banking e UniCredit, e dai restanti specialisti in titoli di Stato italiani in qualit di co-lead manager. La domanda complessiva arrivata a 26,5 miliardi e ha visto partecipare poco meno di 200 investitori. La maggiore quota del collocamento stata sottoscritta dalle banche (il 40,4%), mentre i fund manager ne hanno sottoscritto il 24%.
Cautela per gli investitori privati
Anche i privati potranno acquistare i Btp a 30 anni dopo il collocamento e quindi a partire dai prossimi giorni. Occorre tuttavia sottolineare che i titoli a lunghissima scadenza, per la loro struttura ed elevata rischiosit, sono destinati al pubblico degli investitori istituzionali. Basti pensare che un aumento di un punto del tasso di interesse di mercato pu causare perdite vicine al 20% sul valore capitale del titolo se venduto prima della scadenza. Ovviamente in questo caso vale poco dire che non si incorre in nessuna perdita se si conserva il titolo fino alla data del rimborso (dopo 30 anni!). Il rendimento corrente del Btp a 10 anni di circa il 4,20%, 30 centesimi in meno del trentennale ma con un livello di rischio notevolmente pi contenuto.
Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una rilevante quota dell’emissione pari al 28,7% (in particolare il 10,5% andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 18,2% stato allocato a istituzioni governative). Agli hedge fund stato allocato il 6,5% dell’ammontare complessivo, mentre una quota residuale dello 0,4% stata sottoscritta da imprese non finanziarie. Per Pietro Bianculli, head of bond syndicate di UniCredit, nonostante le curve dei rendimenti in queste settimane siano invertite, con la scadenza ventennale che offre rendimenti pi alti rispetto a quelle pi lunghe, e in un contesto macroeconomico e geopolitico non agevole con cui dobbiamo convivere in questo periodo, il Mef ha confermato la capacit di individuare la finestra temporale giusta per portare a termine con successo un’emissione a 30 anni. Gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione: il 57,3%, quelli domestici il 42,7%.
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