Con nota del 6 dicembre il Ministero dell’istruzione e del merito trasmette i dati del monitoraggio della piattaforma Elisa riferiti all’anno scolastico 2023-23.
Al monitoraggio hanno preso parte 185.063 studenti e studentesse da 699 Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado (circa il 23% delle Istituzioni Scolastiche statali secondarie di secondo grado del paese) e 44.070 docenti afferenti a 1.909 Istituzioni Scolastiche statali primarie e secondarie di primo e secondo grado (circa il 22% di tutte le Istituzioni Scolastiche statali italiane, dei tre gradi)
Gli episodi di prepotenza tra pari continuano a coinvolgere un numero considerevole di studenti e studentesse, soprattutto nelle modalità faccia a faccia. Infatti, il 26,9% degli studenti e delle studentesse (21,5% in modo occasionale e 5,4% in modo sistematico) ha riportato di essere stato vittima di bullismo nei 2-3 mesi precedenti alla rilevazione (avvenuta tra maggio e giugno 2023), mentre il 17,5% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso parte attivamente a episodi di bullismo (14,7% in modo occasionale e 2,8% in modo sistematico).
Per quanto riguarda le forme cyber, invece, l’8% (6,5% in modo occasionale e 1,5% in modo sistematico) degli studenti e delle studentesse ha dichiarato di aver subito episodi di cyberbullismo, mentre il 7,2% (5,8% in modo occasionale e 1,4% in modo sistematico) ha riportato di aver preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo.
Dal confronto tra i dati 2021, 2022 e 2023 emerge un trend in aumento nella vittimizzazione, soprattutto nelle sue forme sistematiche. Il bullismo, il cyberbullismo e la cybervittimizzazione, invece, sebbene risultino in generale piuttosto stabili nel tempo, evidenziano un lieve aumento delle forme sistematiche e una lieve diminuzione delle forme occasionali.
I dati del monitoraggio continuano ad evidenziare un divario tra ciò che viene vissuto dagli studenti e dalle studentesse e ciò che viene percepito dai docenti. Nelle scuole secondarie di secondo grado, infatti, i docenti stimano che sia coinvolto nei fenomeni circa il 6% degli studenti e delle studentesse, un dato lontano da quello riportato dai ragazzi e dalle ragazze.
Sembra, quindi, che solo gli episodi più gravi e sistematici arrivino all’attenzione dei docenti, mentre quelli meno gravi, ma non per questo senza conseguenze, rimangano sommersi.
Anche la vittimizzazione e il bullismo basati sul pregiudizio sono fenomeni che coinvolgono un numero considerevole di studenti e studentesse. Infatti, il 10,1% (6,9% in modo occasionale e 3,2% in modo sistematico) dei partecipanti al monitoraggio 2022/2023 ha dichiarato di aver subito prepotenze a causa del proprio background etnico, l’8,1% (5,5% in modo occasionale e 2,6% in modo sistematico) di aver subito bullismo o insulti di tipo omofobico e il 7,4% (4,9% in modo occasionale e 2,5% in modo sistematico) di essere stato vittima di bullismo per una propria disabilità.
In relazione ai comportamenti agiti si registra una certa coerenza con il trend descritto per le forme subite, sebbene l’incidenza sia lievemente più bassa: l’8,2% (5,3% in modo occasionale e 2,9% in modo sistematico) degli studenti e delle studentesse ha dichiarato di aver agito prepotenze prendendo
di mira un compagno o una compagna a causa della sua etnia/origine, il 9,3% (5,5% in modo occasionale e 3,8% in modo sistematico) di aver agito comportamenti di bullismo omofobico e il 6,5% (4,2% in modo occasionale e 2,3% in modo sistematico) di aver preso di mira qualcuno per una sua disabilità.
Dal confronto tra i dati delle rilevazioni 2021, 2022 e 2023 emerge un trend in aumento di tutti i tipi di vittimizzazione e bullismo basati sul pregiudizio, che evidenzia, da un lato, i cambiamenti del contesto scolastico, sempre più multietnico ed inclusivo, dall’altro le difficoltà di alcuni studenti e studentesse ad accettare la diversità.
Seppur ancora molto presente, l’esposizione all’Hate Speech Online è in riduzione. Gli studenti e studentesse che hanno dichiarato di essere stati esposti a contenuti di odio almeno una volta durante i mesi precedenti alle rilevazioni sono passati dal 46,2% (monitoraggio 2020/2021) al 38,7% (monitoraggio 2022/2023). Questo dato – si rileva nella sintesi dei dati -potrebbe far intravedere un uso progressivamente più responsabile di internet e dei social da parte dei partecipanti. Nonostante la progressiva riduzione, la percentuale di studenti e studentesse esposti a contenuti di odio online continua a essere preoccupante e necessita attenzione da parte delle Istituzioni, al fine di arginare i possibili effetti di normalizzazione della violenza a cui si potrebbe andare incontro.
La differente percezione tra docenti e studenti circa il clima scolastico potrebbe in parte essere spiegata da una scarsa comunicazione rispetto alle azioni intraprese dalla scuola per far fronte al fenomeno del bullismo in applicazione degli strumenti normativi.
Nel complesso la fotografia delle scuole nella fase post- pandemia mette in luce chiare difficoltà degli studenti e delle studentesse ad accettare la diversità e ad assumere comportamenti di rispetto e legalità nelle relazioni con i compagni.
Le scuole possono richiedere anche per l’a.s. 2023/2024 l’iscrizione ai seguenti percorsi formativi e-learning della Piattaforma ELISA:
– Percorso di formazione rivolto ai docenti referenti del bullismo e cyberbullismo e ai membri del Team Antibullismo/per l’Emergenza (www.piattaformaelisa.it/formazione-referenti-team/) (25 ore).
– Percorso formativo rivolto ai Dirigenti Scolastici e ai loro collaboratori – “Formazione e-learning per Dirigenti Scolastici: prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo nel contesto scolastico” (www.piattaformaelisa.it/formazione-dirigenti-scolastici/) (5 ore).
– Corso rivolto a tutto il personale docente – (www.piattaformaelisa.it/formazione-docenti/) (5 ore).
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