Burnout di fine anno, come gestire lo stress sul lavoro (e prevenire lesaurimento nelle feste)

Burnout di fine anno, come gestire lo stress sul lavoro (e prevenire lesaurimento nelle feste)

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Salute mentale

di Diana Cavalcoli31 dic 2022

Burnout di fine anno, come gestire lo stress sul lavoro (e prevenire l’esaurimento nelle feste)

Lavoratori stanchi e spossati, che arrivano alla fine dell’anno con ansie e angosce professionali al limite del burnout. Se da una parte il periodo delle feste associato a un momento di gioia e vicinanza familiare, per molti lavoratori gli ultimi giorni dell’anno, tra scadenze e bilanci, possono diventare di complessa gestione. Come riporta Forbes, secondo uno sondaggio dell’Associazione Psichiatrica Americana (Apa), il 31% degli americani prevede di essere pi stressato a dicembre con un aumento del 9% sul 2021. Ma come prevenire un possibile esaurimento? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanit (Oms), il burnout un fenomeno “derivante da uno stress cronico sul posto di lavoro”. Riconoscere i campanelli di allarme pu essere fondamentale per evitare un tracollo in termini di salute mentale e fisica. Forbes ha dedicato un focus a questo tema mettendo in fila alcuni comportamenti utili per ridurre il rischio burnout.

I consigli anti-burnout

Il primo, banale nella sua semplicit, imparare a staccare dal lavoro. No quindi alla reperibilit senza limiti, alle mail sempre consultabili sul telefono e s al tempo libero, alle ferie, alla disconnessione (specialmente in caso di smart working). Occorre, in sintesi, guardare al tempo libero come parte integrante del benessere e della produttivit di un lavoratore. Riposarsi infatti fondamentale per sviluppare la capacit di apprendimento. Vitale poi assegnare una priorit ai progetti da realizzare . Pu essere utile analizzare il proprio carico di lavoro e ordinare le voci in base all’urgenza e al livello di importanza. Cos da non avere la sensazione di essere sommersi da urgenze. Se necessario, il suggerimento fissare una riunione con il proprio manager per stabilire quali compiti necessitano di attenzione immediata e quali invece possono essere portati a termine in un secondo momento. Quando possibile, una buona prassi spezzare i progetti pi grandi in parti pi piccole.

L’altro consiglio per gestire un’agenda piena quello di imparare a delegare: meglio chiedere un supporto a un collega piuttosto che rischiare di non rispettare una scadenza. Si suggerisce poi di difendere le piccole pause durante l’orario di lavoro: dalla sigaretta con un collega allo stretching fino a una semplice passeggiata di pochi minuti. Nell’articolo si ricorda infatti come trascorrere del tempo all’aria aperta abbassi la pressione sanguigna e riduca gli ormoni legati allo stress, come l’adrenalina e il cortisolo. Fondamentale poi dare priorit al sonno, all’esercizio fisico e alle abitudini alimentari sane.

La rete sociale e saper chiedere aiuto

Importante coltivare il rapporto con i colleghi. Secondo l’indagine Deloitte/Workplace Intelligence il 24% delle persone si sente solo in ufficio mentre uno studio di BetterUp registra un 69% insoddisfatto della relazioni sociali che ha al lavoro. L’isolamento pu favorire episodi depressivi e di esaurimento. Se il lavoro diventa un incubo (un campanello d’allarme l’ansia prima di recarsi in ufficio o in azienda) il momento di chiedere aiuto. Il sostegno pu venire dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi e dal datore di lavoro. Molte aziende, in genere di grandi dimensioni, offrono ai dipendenti la possibilit di rivolgersi a degli sportelli per la salute mentale interni o convenzionati. In pi pu essere utile sapere che a ottobre la Cassazione ha ribadito che sono indennizzabili dall’Inail tutte le malattie di natura fisica o psichica la cui origine sia riconducibile al rischio lavorativo, sia che riguardi la lavorazione, sia che riguardi l’organizzazione del lavoro e le modalit della sua esplicazione.

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