Pronto il decreto che istituisce 11 tavoli di lavoro di supporto all’attività legislativa. Test Invalsi ma anche licei brevi, con verifiche sui risultati
Le priorità per il 2019 sono scritte. Sono 11 i gruppi di lavoro per 11 temi, su cui il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, conta di intervenire. Si tratta di rimettere mano a settori chiave, dalla valutazione ai test Invalsi, dai licei brevi alla lotta al bullismo. E poi: percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; inclusione scolastica; attività sportive scolastiche; primo ciclo e zero/sei; cultura umanistica; istituti tecnici e professionali; soft skills ed educazione civica; équipe territoriali; bullismo e prevenzione. Ieri l’investitura dei coordinatori, il decreto di nomina dei componenti è alle limature finali.
I gruppi dovranno fare proposte all’ufficio di gabinetto, lavorando in stretto raccordo con l’Ufficio legislativo del Miur. «Saranno gruppi operativi, composti da professionisti con competenze molto specifiche», spiega Bussetti, «che svolgeranno la propria attività a titolo gratuito e agiranno, rispetto ai temi assegnati, con un approccio pragmatico». Dopo una fase di analisi e approfondimento, presenteranno proposte di carattere amministrativo o normativo «che intendiamo prendere in considerazione per migliorare il nostro sistema di istruzione, innalzare la qualità dell’offerta per gli studenti, introdurre nuove metodologie e innovazioni didattiche». Seguedo un’impostazione che ha connotato l’azione al Miur sin dalla sua investitura, Bussetti non vuole macro misure, riforme ad ampio raggio, ma interventi mirati su singoli punti ritenuti non funzionali.
È il caso dei licei quadriennali, la sperimentazione ampliata fino a 100 istituti dalla ministra del pd Valeria Fedeli. Bussetti vuole vederci chiaro per verificarne effettivamente i risultati. Stop a sperimentazioni al buio, è stato il messaggio. Ad occuparsi di licei brevi e in generale di innovazioni didattiche sarà il gruppo di lavoro coordinato da Mario Giacomo Dutto, ex direttore scolastico degli ordinamenti al Miur e direttore scolastico della Lombardia. Luca Bernardo, medico, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, è lo specialista a cui Bussetti ha chiesto di coordinare il gruppo sul bullismo. E di inclusione scolastica si occuperà il tavolo di Luigi D’Alonzo, dell’Università cattolica del Sacro cuore.
«Partiamo subito per avere già i primi risultati entro aprile 2019. Vogliamo tempi snelli per introdurre i primi cambiamenti necessari già da questo anno scolastico. La scuola ha bisogno di azioni ragionate e strategiche, definite da persone qualificate, e di concretezza. È così che si governa», ragiona Bussetti, «guardando alle reali priorità e lavorando da subito per dare risposte. Non vogliamo stravolgere ciò che esiste, ma agire con interventi precisi. Vogliamo essere pratici e lavorare con un metodo agile. Stiamo agendo, passando dalle parole ai fatti, con i tempi giusti, cioè con azioni che consentono il giusto tempo di analisi».
Ogni gruppo dovrà relazionare almeno semestralmente all’ufficio legislativo, potrà comunque essere invitato a fare proposte o potrà farle di sua sponte anche prima in base alle attività parlamentari e alle decisioni amministrative che si terranno nei prossimi mesi.
Di carne al fuoco potenzialmente Bussetti ne ha tanta. Ma la partita è fortemente condizionata dai risultati delle Europee di maggio 2019, anche per i rapporti con l’alleato di governo M5s (il sottosegretario pentastellato Salvatore Giuliano ieri ha presenziato con Bussetti al primo incontro con i coordinatori dei tavoli). Superato il giro di boa della manovra, è il vero punto di svolta per l’attività del governo giallo-verde.
Fonte dell’articolo: Italia Oggi