Lo immaginiamo tutti nero e bollente, il caff. Proprio come il titolo di uno dei meravigliosi brani di Fiorella Mannoia, che dice molte cose su quanto questa bevanda faccia parte delle nostre giornate, ma anche sul suo aspetto, e in particolare il suo colore, nell’immaginario comune. Ma il caff non solo nero: anche bianco. Bianco candido, caff in tutto e per tutto. Il motivo del suo colore dipende dalla lavorazione: semplicemente, se il caff nero tostato a 230 gradi, quello bianco invece tostato intorno ai 170 gradi. Questo rende i chicchi anche molto pi duri, in grado di essere macinati solo con macchine professionali, e lo rende ideale in particolare per le preparazioni espresse. Un ottimo esempio per capire come venga lavorato e servito il caff bianco, lo offre questo video su TikTok:
https://www.tiktok.com/@softpourn/video/7113580474244582698
Il sapore e le propriet nutrizionali
Il risultato, oltre che un colore insolito agli occhi di chi non abituato a berlo, un caff dal sapore molto pi delicato, che sa di mandorle e nocciole. Oltre a questo, il caff bianco ha anche propriet nutrizionali differenti rispetto a quello nero. Anzitutto ha il 50% di caffeina in pi, e quindi andrebbe bevuto in quantit minori rispetto alle 3-4 tazzine massime al giorno consigliate dall’OMS per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Per, proprio per la tipologia di tostatura, molto pi ricco di antiossidanti. Altro vantaggio che macchia molto meno i denti.
Tutti i caff bianchi
In realt esistono tante bevande dal nome caff bianco, specie nei paesi orientali, ma sono molto diverse. In Libano, per esempio, una bevanda a base di acqua, acqua di fiori d’arancio e addolcita con zucchero o acqua di rose. In Malesia, invece, il caff bianco fatto con chicchi tostati nella margarina, macinati, preparati e serviti con latte condensato zuccherato.
5 febbraio 2023 (modifica il 5 febbraio 2023 | 10:06)
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