Il sistema scolastico del Comune è composto da 29 scuole, tra statali e paritarie. Il tempo pieno è maggiore del resto della Campania, ma molto sotto la media nazionale. Alle superiori uno studente su tre non conclude il ciclo, con un tasso di dispersione scolastica che è quasi il doppio della media nazionale
A Caivano, a nord dell’area metropolitana di Napoli, la scuola dei ragazzi più piccoli fa la sua parte per cercare di strapparli dalla strada e dalla rete attrattiva della camorra. Ma potrebbe non bastare, senza un significativo sostegno dello Stato e delle Amministrazioni locali.
Tuttoscuola scatta una fotografia sulle caratteristiche e sulle condizioni del sistema scolastico statale e paritario nel comune caivanese, elaborando i dati del Ministero dell’istruzione e del merito.
Nel territorio comunale funzionano nove scuole dell’infanzia statali che accolgono oltre 900 bambini, tutti presenti mattino e pomeriggio senza riduzione di orario; sono presenti anche tre scuole dell’infanzia paritarie che accolgono oltre 130 bambini.
Oltre un migliaio di piccoli trovano quindi sostegno assistenziale ed educativo.
A Caivano funzionano sette scuole primarie statali, due delle quali ubicate nel Parco Verde, la porzione di area comunale diventata in questi giorni nota per le drammatiche violenze sui minori.
Quei plessi scolastici – secondo la rilevazione di Tuttoscuola – quest’anno hanno accolto 1.779 alunni di cui 102 con disabilità, pari al 6% (a livello nazionale gli alunni con disabilità nella primaria non raggiungono il 5%).
Cinque delle sette scuole organizzano anche il tempo pieno, presente in entrambi i plessi scolastici del Parco Verde. Frequentano il tempo pieno complessivamente 472 alunni, pari al 27% di tutti i frequentanti della primaria caivanese, una percentuale maggiore di quella dell’intera Campania che attualmente supera appena il 21%, ma comunque ben lontana dal 41% della media nazionale o del 60% del Lazio, per non parlare dell’oltre 90% di Milano.
Del centinaio di alunni con disabilità, oltre 40 frequentano il tempo pieno. Ci sono inoltre tre scuole primarie paritarie.
Vi sono anche quattro scuole medie (la più piccola si trova nel Parco Verde) frequentate da oltre 1.300 alunni, di cui soltanto 87 frequentanti il tempo prolungato.
Oltre 1200 adolescenti dispongono, pertanto, di interi pomeriggi liberi da impegni scolastici e senza occupazioni formative nel tempo libero, in un’età fragile ed esposta anche, in taluni casi, alle prime devianze.
La nota dolente è l’alto tasso di abbandoni che da anni caratterizza i tre istituti statali di II grado, uno scientifico, un alberghiero e un tecnico che hanno registrato una percentuale media di dispersione molto elevata, con un picco del 44% nel 2017-18. Quest’anno ha raggiunto – secondo le elaborazioni di Tuttoscuola – il 33,6%, una percentuale paurosamente lontana dalla media nazionale del 18,6% di questo settore scolastico statale. In particolare cinque anni fa sono partiti al primo anno di questi tre istituti complessivamente 494 studenti; nell’anno scolastico che si è chiuso due mesi fa risultavano iscritti al quinto anno solo in 328: 166 mancavano all’appello, alcuni di loro probabilmente attratti dai guadagni facili offerti dalla malavita. A Caivano non sono presenti scuole secondarie superiori paritarie. Il comune non è toccato quindi neanche dal fenomeno dei cosiddetti “diplomifici”, pur essendo all’interno del territorio – nella città metropolitana di Napoli, escluso il capoluogo – che ospita il 50 per cento dei sospetti diplomifici di tutto il paese, come emerso dal recente dossier di Tuttoscuola sui “diplomi facili”.
Quella di Calvano è, come si vede, una scuola di frontiera come, purtroppo, se ne trovano tuttora nelle periferie delle grandi città.
Merita un sostegno convinto, consistente e continuativo.
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