I paesi europei differiscono notevolmente per quanto riguarda l’articolazione dei calendari scolastici. In tutti i sistemi scolastici è previsto che i docenti debbano svolgere molti altri compiti al di là delle ore di insegnamento, comprese le attività di carattere burocratico-amministrativo, di organizzazione e pianificazione della didattica, di valutazione degli allievi e i rapporti scuola-famiglia.
Questi risvolti dell’attività dei docenti non sempre sono dettagliate nei contratti di lavoro, ma sono spesso basate su un tacito accordo riguardo ciò che ci si aspetta dagli insegnanti come parte integrante della loro attività.
Nella maggior parte dei paesi il numero di ore di insegnamento richiesto ai docenti viene specificato nei contratti di lavoro.
Il totale settimanale cambia considerevolmente da paese a paese, variando da un minimo di 14 ore in Croazia, Polonia, Finlandia e Turchia, a un massimo di 28 ore in Germania.
Scopriamo, con i dati Eurydice (The Organization of School time in Europe, primary and general secondary education) che il numero di giorni di scuola varia dai 156 giorni in Albania e i 200 giorni in Danimarca e Italia. In circa la metà dei paesi l’anno scolastico conta 170/180 giorni; in 17, il numero varia tra 181 e 190 giorni.
Il rapporto, basato su dati nazionali, offre una panoramica sulla durata dell’anno scolastico, le date di inizio e di fine, il periodo e la durata delle vacanze scolastiche e il numero dei giorni di scuola. Copre l’istruzione primaria e l’istruzione secondaria generale e i punti salienti vengono rappresentati per mezzo di figure comparative. Le informazioni sono disponibili per i 37 Paesi che partecipano al programma dell’UE Erasmus+ (27 Stati membri, più Albania, Bosnia-Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia).
Oltre alla pausa estiva, ci sono altri quattro periodi principali di vacanze scolastiche in tutta Europa: le vacanze autunnali, Natale e Capodanno, inverno/feste di Carnevale e la primavera/Pasqua. C’è da precisare, inoltre, che i periodi e le date delle vacanze scolastiche possono variare anche all’interno di un paese, come accade in Italia, dove le singole regioni adottano un proprio calendario.
Ad esempio in Francia, le vacanze estive durano 8 settimane, ma tra ottobre-novembre e a carnevale le scuole sono chiuse complessivamente per 4 settimane.
La maggior parte dei paesi a giugno chiude le scuole. Quindi le vacanze estive sono concentrate tra giugno e fine agosto. Fanno eccezione paesi come la Germania, l’Islanda, la Norvegia e la Scozia. L’inizio del loro anno scolastico è compreso tra il 1° agosto e 23 agosto per ovvi motivi climatici.
La differente organizzazione delle pause influisce sulla durata delle vacanze estive. Si va da un minimo di 6 a un massimo di 12-13. Le vacanze estive vanno dalle 6-8 settimane (Francia, Germania, Liechtenstein, Regno Unito, Norvegia…) alle 10-12 (Finlandia Grecia, Islanda, Portogallo, Spagna, Ungheria…). La Lettonia, l’Italia chiudono l’elenco con 13 settimane.
L’anno scolastico in Italia, oltre ad essere il più denso d’Europa (perché il tempo dedicato al riposo dalla fatica dell’apprendimento si concentra tutto in estate) è anche quello con più ore di lezione.
, 2022-09-14 13:26:00, I paesi europei differiscono notevolmente per quanto riguarda l’articolazione dei calendari scolastici. In tutti i sistemi scolastici è previsto che i docenti debbano svolgere molti altri compiti al di là delle ore di insegnamento, comprese le attività di carattere burocratico-amministrativo, di organizzazione e pianificazione della didattica, di valutazione degli allievi e i rapporti scuola-famiglia.
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