di Redazione Sport
Il calciatore dell’ Inter e capitano della Nazionale turca alle Iene: Sotto le macerie ci sono i miei connazionali, i miei tifosi ma soprattutto i miei fratelli. Vi chiedo con tutto me stesso, indipendentemente dal vostro tifo, dalla vostra nazionalit e dal vostro credo, di starci vicini
Durante il minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia, luned scorso, prima del fischio di inizio di Sampdoria-Inter, il volto di Hakan Calhanoglu, inquadrato dalle telecamere, era apparso provato, molto anche. Cos come commosso stato l’appello lanciato marted 14 febbraio, dal capitano della nazionale turca attraverso i microfoni di Mediaset. In tv alle Iene Calhanoglu, intervenuto con un vero e proprio monologo rivolgendosi a tutti gli italiani, chiedendo vicinanza e solidariet per il suo popolo d’origine. Sepolti dalle macerie ci sono ancora tantissime persone, la speranza di ritrovarle vive ,nonostante qualche miracolo nei giorni scorsi, si affievolisce. Tra gli altri, c’ ancora il giocatore ex Chelsea Christian Atsu, che in un primo momento era stato dato erroneamente per salvato. L’appello di Calha forte, la richiesta di aiuto lo altrettanto. Mi chiamo Hakan alhanoglu — ha attaccato cos il trequartista dell’Inter, ex Milan — faccio il calciatore e sono nato in Germania, ma dentro di me batte un cuore turco. Ho sposato una ragazza di origini turche e nostra figlia la stiamo crescendo con i valori della nostra cultura.
Ha tirato il fiato per pochi secondi e ha aggiunto: Sono con orgoglio il capitano della nazionale turca perch ho sempre pensato alla Turchia come alla mia patria e purtroppo da circa 10 giorni la mia vita cambiata, perch sotto le macerie provocate da questo terribile terremoto che abbiamo visto tutti in televisione, ci sono i miei connazionali, i miei tifosi ma soprattutto i miei fratelli che in questo momento hanno bisogno del nostro aiuto. Dell’aiuto di tutti noi. L’Italia mi ha accolto e purtroppo l’Italia sa bene cosa significa essere travolti da un terremoto. Per cui non mi dilungo, ma vi chiedo con tutto me stesso, indipendentemente dal vostro tifo, dalla vostra nazionalit e dal vostro credo, di starci vicini. Grazie.
15 febbraio 2023 (modifica il 15 febbraio 2023 | 17:08)
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