di Alessio Ribaudo
Trento, l’incidente dopo l’anestesia: è polemica con gli animalisti. Wwf: «Vogliamo fare chiarezza»
Sarebbe dovuta essere un’operazione come tante altre nei boschi del Trentino: la sostituzione di un radio collare Gps a un’orsa. Invece, in Val Concei nella notte fra lunedì e martedì, «F43» è morta dopo essere stata anestetizzata. Dallo scorso luglio, i suoi movimenti erano «sorvegliati» a distanza dai tecnici provinciali grazie a un dispositivo ad alta frequenza. Per gli esperti, il plantigrado aveva dimostrato molta confidenza con l’uomo avvicinandosi senza paura. «A luglio abbiamo ricevuto 28 segnalazioni di avvicinamento ai centri abitati, erano stati necessari 19 interventi di dissuasione — spiega Giovanni Giovannini, dirigente di servizio del Servizio foreste della provincia autonoma di Trento (Pat) — e in 49 casi, dopo sue “visite” a proprietà per cibarsi di frutta o attaccare conigli e galline, avevamo fornito opere di prevenzione e dissuasione come reti elettrificate». «F43», però, non aveva mai attaccato le persone.
Il collare hi-tech
«Su 100 orsi che monitoriamo — prosegue Giovannini — abbiamo applicato solo tre collari. F43 dimostrava confidenza con gli uomini e questo destava preoccupazione perché, comunque, pesava 130 chili. Per prevenire situazioni di pericolo avevamo applicato il collare settandolo con alte frequenze in modo da mapparla sempre e poter agire in tempo. Questo però comporta un grande consumo della batteria del Gps e la sostituzione ogni anno». Proprio durante quest’attività «F43» è morta. «Il nostro team si avvale di veterinari ed è esperto, con oltre 50 sostituzioni di collari — continua il dirigente del Pat —. L’orsa è stata attirata dentro a un tubo di lamiera, a doppio ingresso, con un’esca. Dopo gli è stato sparato il dardo per sedarla. Come da procedura, gli uomini si sono allontanati perché l’orsa si agita se sente l’odore umano e hanno atteso 15 minuti che è il tempo medio in cui agisce l’anestesia».
Le ipotesi
Purtroppo, quando sono entrati per estrarla hanno visto che qualcosa era andato storto. I veterinari hanno provato a far di tutto per salvarla, senza riuscirci. «I miei uomini sono molto provati», conclude Giovannini. Ora gli accertamenti necroscopici stabiliranno la causa del decesso. Una prima ipotesi degli esperti è che potrebbe essere stata causata dalla posizione assunta da «F43» durante la sedazione.
Le proteste
«In operazioni come queste c’è sempre un grado di rischio, ma auspichiamo che la necroscopia chiarisca le dinamiche che hanno portato alla morte di F43 e se ci sono state negligenze — dice Luciano di Tizio, presidente del Wwf —. La perdita di un’orsa fertile è un danno biologico non indifferente. Per evitarle bisogna lavorare sulla prevenzione in modo serio e, oltre a un monitoraggio di quelli con comportamenti confidenti o problematici, servono cassonetti anti-orso e la messa in sicurezza dei pollai perché gli orsi ne sono attirati». Intanto l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) annuncia: «Non siamo convinti si tratti di un incidente, presenteremo un esposto in procura per chiedere l’autopsia e verifiche sulla correttezza delle procedure di cattura». Non ci sta neanche l’Enpa. «È un fatto gravissimo e abbiamo attivato il nostro ufficio legale per accertare le responsabilità di una morte inutile e crudele — spiega la presidente Carla Rocchi — F43 non aveva mai dimostrato alcuna aggressività verso le persone».
6 settembre 2022 (modifica il 7 settembre 2022 | 00:04)
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, 2022-09-06 22:28:00, Trento, l’incidente dopo l’anestesia: è polemica con gli animalisti. Wwf: «Vogliamo fare chiarezza», Alessio Ribaudo