di Enrica Roddolo
Harry nel libro Spare non risparmia Camilla, definendola “pericolosa” per le sue “connessioni con la stampa britannica”. dopo la morte di Diana, a riabilitare l’immagine di Camilla fu Mark Bolland: ecco come
La stoccata finale alla famiglia reale, Harry l’ha assestata ai danni della nuova regina, Camilla.
Era la villain (la cattiva). La terza persona nel matrimonio. Doveva riabilitare la sua immagine, ha detto Harry ad Anderson Cooper nel programma tv americano 60 Minutes. E questo la rendeva, secondo il principe, pericolosa per le connessioni che stava stabilendo con la stampa britannica. Arrivando ad aggiungere: Volevo che fosse felice, forse sarebbe stata cos meno pericolosa.
Peggio, Harry parla di Camilla come di un genitore d’acquisto che mi ha sacrificato sull’altare delle pubbliche relazioni
. L’accusa del principe nel libro Spare (in Italia edito da Mondadori) pare insomma essere che pur di riabilitarsi Camilla avrebbe scambiato informazioni con la stampa. E di questo scambio lui ne avrebbe fatto le spese.
certo che Camilla, entrata nella vita di Carlo, suo malgrado nel peggior modo possibile
, mentre il mondo piangeva la morte prematura dell’amatissima principessa del Galles, Diana sua rivale in amore, stata aiutata dalla fine degli anni ‘90 ad oggi da un’attenta operazione di immagine da parte di Buckingham Palace.
Un’operazione che aveva anche un nome in codice: Operation PB
(Operazione Parker Bowles, dal cognome di Camilla al tempo). Ma pi che Camilla a tirare le fila del percorso di riabilitazione fu Mark Bolland , esperto di comunicazione con una buona esperienza alle spalle. E s, una conoscenza di Camilla, mediata dall’avvocato del divorzio dal marito Mark Shand.
Trentenne, Bolland era al tempo in forza alla Press Complaints Commission, insomma si occupava dei rapporti tra stampa e pubblico e aveva maturato cos ottimi contatti con il mondo di Fleet Street a Londra, quartier generale della stampa, come pure una percezione acuta e puntuale del sentiment nel pubblico verso le grandi questioni del Paese. Famiglia reale compresa.
A tutti gli effetti era l’uomo giusto al posto giusto.
Oggi alla luce dei sondaggi generosi di consenso verso Camilla non ci si rende conto del clima verso Camilla nel Regno Unito in quegli anni. Ma quando Mark Bolland inizi a gestire il caso Camilla la realt era ben diversa. E lo realizz bruscamente, quando gli affidarono l’operazione PB.
A gennaio 1998, pochi mesi dopo la tragedia di Parigi in cui aveva perso la vita Diana, durante un dibattito tv sulla monarchia con un sondaggio che coinvolse 2,6 milioni di spettatori, al nome di Camilla si levarono i fischi.
Ma la Casa reale continu a lavorare all’obiettivo di mettere in luce le qualit di Camilla, sopraffatte dal comprensibile rancore tra il pubblico orfano di Lady D che piangeva la sua principessa dei cuori.
Per la prima foto della nuova Camilla, Bolland scelse quindi l’occasione della sua nomina come nuova patrona della National Osteoporosis Society : giacca nera, collier semplice. Un sorriso rassicurante e dietro il desiderio di farsi conoscere e apprezzare da un mondo ancora molto legato a Diana.
E da quel 1998 a oggi, senza fretta, il palazzo ha fatto un intenso lavoro di progressiva riabilitazione di Camilla.
La monarchia in fondo non ha fretta, ma ha bisogno di costruire un consenso saldo e consapevole. Cos Camilla, sin qui, ha vissuto la sua vita con Carlo – dopo la morte di Diana – spesso dietro le quinte.
10 gennaio 2023 (modifica il 10 gennaio 2023 | 15:26)
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